Serie B: Bari, striscioni di protesta contro club e presidente
L’ira dei tifosi dopo la penalizzazione di 2 punti in classifica
“Bari merita rispetto", "Società assente", "Non sei degno di questa città. Vattene pagliaccio": dopo la penalizzazione di due punti per il Bari, stabilita ieri dal Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare per irregolarità amministrative (pagamento in ritardo delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dei tesserati per le mensilità di gennaio e febbraio 2018), sono comparsi in più angoli della città striscioni di contestazione contro la dirigenza, il presidente Giancaspro e la Lega calcio. Il Bari, con 2 punti in meno in classifica, ha perso il sesto posto a vantaggio del Cittadella e così giocherà il primo incontro dei play off non in casa (la partita era prevista oggi al San Nicola ed erano stati venduti 9mila biglietti), ma in Veneto, nello stadio dei padovani, il 3 giugno. Il club pugliese, attraverso il legale Mattia Grassani, ha appellato la decisione del primo grado di giudizio sportivo ricorrendo alla Corte di appello federale: l'istanza sarà discussa il 1 giugno.