Taranto: Nuovo stadio, botta e risposta Marti-Battista
Scambio di “battute” nel corso di Rossoblù 85 sul futuro dello Iacovone
(Di Lorenzo Ruggieri) Si è chiuso senza offerte concrete il primo bando per la presentazione di progetti di rifacimento dello stadio Iacovone. Il vicesindaco Fabiano Marti è intervenuto nel corso di Rossoblù 85 per chiarire la situazione: “Il bando era europeo ed esplorativo. L'intervento economico è importante, al quale si va ad affiancare il finanziamento governativo di 25 milioni di euro. Vi sono stati due interessamenti di aziende internazionali di altissimo livello. Il loro progetto, però, segue un percorso ben preciso e basato su un project financing: alla base di esso vi è una manifestazione d'interesse, alla quale segue l'apertura di un secondo bando. A questo possono unirsi anche altre società, le quali sono chiamate a manifestare un interesse economicamente maggiore. La società che per prima ha manifestato l'interesse potrà adeguarsi avvalendosi di un diritto di prelazione. Siamo fiduciosi, abbiamo anche attivato un mutuo di un milione e mezzo per restituire dignità al pubblico rossoblù. Ci sarà la copertura della tribuna e dialoghiamo con la società che si sta occupando del terreno di gioco per capire quali interventi attuare. Tra i nostri obiettivi rientra anche la fornitura di un nuovo tabellone luminoso. Parliamo di uno stadio per anni abbandonato e questa amministrazione sta cercando di restituirgli dignità”. Intervento a cui fa seguito la telefonata del consigliere comunale Massimo Battista: “Il vicesindaco ha dichiarato molte inesattezze. La realtà è che a oggi il bando è andato deserto. In tutta Italia, con l'esclusione di Udine e Torino, non vi sono società private con stadi di proprietà. Quando si apre un bando vi è una base di partenza e al rione Salinella vi è il rischio idrogeologico da risolvere, con ulteriori spese. Ogni spettatore ha un costo che varia dai duemila ai duemiladuecento euro: con uno stadio di ventimila persone il costo sarebbe di quarantadue-quarantatre milioni di euro. L'amministrazione non ha operato miglioramenti e non reputo lo Iacovone idoneo alla Lega Pro. Sentiamo tanti annunci roboanti, ma al momento il nostro stadio è inferiore a quello di città come Catania e Avellino”. In tutto questo, i tifosi rossoblù continuano ad attendere con ansia lumi e certezze sul futuro della casa del pubblico ionico.