Taranto: Primo brainstorming su eventi legati al One Billion Rising
Sono stati due gli appuntamenti in remoto che hanno interessato ARTivistə di Hermes Academy, Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto e Coordinamento Taranto Pride nel secondo giovedì del 2021. Nel corso del webinar delle ore 15.30 Luigi Pignatelli, ARTivista non binary di Taranto, ha chiesto ai partecipanti una restituzione sulle ultime tre edizioni del OBR. Mentre a Taranto le due associazioni che presiede hanno organizzato, in collaborazione con le cellule locali di Anteas e Auser, azioni nel borgo Umbertino, Pignatelli ha promosso il flash mob all’estero: nel 2018 in un EcoCenter in Repubblica Ceca, nel 2019 in una piazza di Siviglia, in Spagna, nel 2020 in un hotel di Durazzo, in Albania. Simona: «Lo scorso anno abbiamo percorso l’isola pedonale e proposto quattro tappe. In Via Di Palma, in Piazza Maria Immacolata, in Piazza della Vittoria e in Piazza Garibaldi abbiamo eseguito la coreografia sulle note di Break your chain. E lo avevamo fatto anche nel 2019. Lo scorso anno Remigio Furlanut e sua moglie Mary hanno performato per noi in Piazza Garibaldi ed è stato molto bello. Quest’anno abbiamo 3 testi, realizzati durante il laboratorio di ieri, 13 Gennaio, una per ciascuna delle prime tre tappe, qualora volessimo riproporre le tappe sull’isola pedonale. Potremmo anche performare un brano inedito che ho composto". Quali sono i bisogni personali e quelli delle associazioni? Quali le paure legate all’organizzazione e quali i contributi che i volontari possono offrire per la buona riuscita delle iniziative del 2021? Per Lu la necessità primaria è quella di sensibilizzare sul tema della violenza, educare alla non violenza, far conoscere la genesi del OBR, nato come flash mob nel 2012. A Taranto lo si propone ininterrottamente dal 2013. Per Pignatelli appare, inoltre, urgente tornare per le strade, e «non bastano le attività del sabato», che, dopo la pausa dovuta al DPCM di Natale e la pioggia di sabato scorso, tornano Sabato 16 Gennaio. «Appare urgente far sentire la voce delle persone oppresse, attraverso testimonianze, attraverso performance artistiche, laboratori di formazione interna ed esterna, seminari di Comunicazione Non Violenta, Teatro Forum, estemporanee di arte visiva, etc. E non basta farlo solo tra noi. Dobbiamo far crescere la rete di collaborazione". Per Simona diventa sempre più importante il binomio arte e causa sociale. Nicola intende coinvolgere le scuole, sensibilizzare i più giovani sulle tematiche di genere. «Dobbiamo creare materiale sull’amore. - aggiunge Simona - Lo scorso anno eravamo solo io e Nicola [ed Elvira dell’Anteas e Lina dell’Auser, che hanno già confermato la propria presenza, ndr], perché Luigi era in Albania. Non voglio carrellate politiche, comizi. Esprimiamoci, portiamo il nostro vissuto.» Tra le paure di Lu «la mancanza di presa sul territorio, data la mia assenza durata 3 anni; la mancanza di sostegno da parte di altre realtà.» Immediata la reazione di Simona, vicepresidente di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto: «Non avere paura di questo, ci siamo noi, ce l’abbiamo fatta lo scorso anno senza di te e con te quest’anno sarà ancora meglio. La mia paura è legata alla strumentazione e al supporto tecnico. Complimenti per il report di ieri, davvero molto bello, devi fare un altro libro, ce l’hai già pronto: ti basta prendere le cose che scrivi sul blog. Riguardo al OBR, non mi pare quest’anno sia obbligatorio eseguire la coreografia in piazza". «Credo - incalza Lu - che la cosa più semplice da fare con i nostri mezzi sia chiedere sui social di eseguire la coreografia che viene proposta dal 2012, filmarsi e inviarci il video. Editeremo i vari contributi video a noi giunti e diffonderemo il video tramite i nostri social il 14 febbraio. L’appuntamento fisico resta per il 14 febbraio. Proponiamo quattro tappe, quattro manifestazioni statiche, a cui partecipare distanziati e con mascherina, nel pieno rispetto delle norme anticovid". Si giunge alla conclusione che il filo conduttore debba essere l’amore, scandito dalle quattro stagioni e in relazione ai 4 elementi. Vengono confermate le tappe in Via di Palma altezza OVS (primavera), Piazza Maria Immacolata (Estate), Piazza della Vittoria (Autunno), Piazza Garibaldi (Inverno). La volontà è anche quella di riproporre l’attacchinaggio di una toponomastica simbolica con nomi e cenni biografici di donne vittime di violenza; non si esclude la possibilità di utilizzare anche poster con immagini, citazioni, claim, call to action, come fatto durante il Taranto Pride 2020. Durante l’incontro delle 19.30 è stato presentato il claim del One Billion Rising 2021. Sulla pagina del OBR leggiamo: «La difesa ambientale e la difesa delle donne che mai, come in questi tempi di pandemia, subiscono la violenza di un sistema di disuguaglianze sociali profonde. Da qui parte la nuova campagna di One Billion Rising, movimento globale contro la violenza sulle donne, che per il 2021 lancia l’hashtag #ColtiviamoLaNonViolenza, con obiettivo la difesa ambientale di pari passo con la tutela della parità di genere. Nel 2020, i dati relativi alla violenza domestica e ai femminicidi sono stati in drammatico aumento: la pandemia, oltre ad essere segnale della grave crisi ambientale, ha infatti rivelato ancora una volta la trama di violenza e disuguaglianza sociale che si perpetua in tutto il mondo. Fondato nel 2012 da Eve Ensler, attivista e autrice del celebre I monologhi della Vagina, One Billion Rising approda in Italia l’anno successivo, organizzando molteplici iniziative nell’ambito del cinema, della cultura e della scuola, e raccogliendo le adesioni di personalità della politica e dello spettacolo. Tra i sostenitori del movimento spiccano Robert Redford, Yoko Ono, Naomi Klein, Jane Fonda, Laura Pausini, il Dalai Lama, Anne Hathaway, Berenice King e Michelle Bachelet. Ogni anno, il 14 febbraio, One Billion Rising indice una giornata in oltre 200 paesi, in cui si organizzano grandi manifestazioni pacifiche e creative, per affermare una cultura della non violenza, del rispetto, della parità e della solidarietà. Quella del 2021, in presenza o in streaming, sarà un’occasione per richiedere alla politica un modello alternativo a quello neoliberista, per garantire un futuro ecologicamente più sostenibile e socialmente più egualitario. “Seminate, curate giardini, fisicamente o metaforicamente – esorta Eve Ensler – fatelo per far nascere, crescere e coltivare qualcosa di migliore. Questo può essere il sogno in cui crediamo. Il momento è ora". Pensando il pianeta come femminile, il movimento propone di celebrare la “Madre Terra” insieme a tutte le altre donne. Tra le prime adesioni alla campagna 2021 ci sono Amref, Differenza Donna ONG, Assist Associazione Nazionale Atlete, Rebel Network.» Quali sono le ragioni per la quali partecipare al OBR2021? «Perché - per Lu - è un’occasione per stare insieme, confrontarsi, raccontarsi, conoscersi. Perché credo nel potere politico dei corpi, della danza, dell’arte in generale. Perché dal 2013 è una costante del mio San Valentino. Perché amore significa rispetto, fiducia, ascolto. Perché se smetto di ascoltare, di fidarmi, di rispettare, smetto di vivere". «Io - dichiara Simona - partecipo al One Billion Rising perché sono una vittima di violenza e ho paura di affrontare il problema da sola, allora cerco sostegno e solidarietà per una iniziativa che non ha mai portato guadagno economico ma spirituale e di sicurezza. Questa iniziativa è mondiale e noi la organizziamo a Taranto da parecchi anni. Vi chiedo di aiutarci e di sostenerci per questa causa difficile e complessa dove tutti scappano appena lo racconti e rimani sempre sola. Non ti chiedo aiuto per la violenza che ho subito io. Ti chiedo aiuto per la violenza perpetuata in tutto il mondo. Aiuto: un vostro contributo artistico, affettivo, morale o come “ve pare” sarebbe una stampella in più per chi non ce la fa da sol* e non l’aiuta nessuno nella realtà". «Nel 2020 - scrive Nicola - ho assistito a un One Billion Rising adornato dalle luci delle vie tarantine e accompagnato dalle voci di testimoni di verità. Poesia, esperienza e vita hanno viaggiato tra le menti dei presenti, che fossero passanti o spettatori. Chi si fermava per curiosità o perchè attirato dai pensieri, dai movimenti, dalla volontà e dalla verità, ha diffuso quel pensiero situato nei cuori di chi, quella notte, ha parlato, ballato e ricordato. Il One Billion Rising 2021 vedrà il ricordo del passato ardere nelle menti e divampare in un sole di speranza, verità e giustizia. Siate scintille e avremo mille soli nel futuro.» «È un poeta.» commenta Simona. «Infatti sono povero", ironizza Nicola. Pignatelli chiede di realizzare una storia da condividere sui propri social, al fine di invitare i/le/* propriə follower al partecipare attivamente alla prima riunione organizzativa, fissata per le ore 16.00 di Sabato 16 Gennaio. Nicola ha realizzato un video, Simona una nota vocale. Luigi ha realizzato alcune storie. In chiusura della giornata, tante e diverse sono state le risposte alla domanda Cosa lasciamo e cosa prendiamo?». Tra queste: «Lascio la paura della mancanza di collaborazione interna ed esterna. Prendo nuove consapevolezze, prendo una ritrovata coesione e una bella collaborazione". Lu «Lascio la paura di non realizzare quello che ho vissuto il 14 Febbraio 2020. Prendo la felicità di far qualcosa anche in tempi di covid". Nicola «Lascio il male. Prendo il bene". Simona I prossimi appuntamenti: I prossimi appuntamenti sono per le ore 16.00 di Sabato 16 Gennaio, per una assemblea aperta utile a confrontarsi su idee e contributi per il OBR2021, e per le ore 18.30 di Sabato 16 Gennaio in Piazza Maria Immacolata, condizioni climatiche permettendo. La partecipazione è libera e gratuita. Per info e iscrizioni, contattare le pagine fb e ig delle due associazioni promotrici. Ricordiamo che la helpline +39 388 874 6670 è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7. (Comunicato stampa)