Ripescaggi: Quante sono le possibilità del Taranto?
50% classifica generale dell’ultima stagione sportiva, 25% tradizione sportiva e 25% numero medio di spettatori negli ultimi cinque campionati, più una serie di parametri che fanno riferimento ai successi sportivi del passato dagli anni ’30 ad oggi. Con la circolare varata oggi ( venerdì 10 giugno) dalla FIGC sono spiegati i criteri per i ripescaggi, il Taranto al momento è fuori poiché non rientra nelle 18 squadre che hanno disputato le finali dei play off, stando alla graduatoria presentata in Consiglio Federale dalla LND.
Ma le speranze di ripescaggio, sebbene ridotte al lumicino pare non siano del tutto tramontate. Questa ipotesi potrebbe venire a galla qualora al termine di una prima “scrematura” non si dovesse riuscire a raggiungere l’organico della Lega Pro, stabilito dalla stessa FIGC in 60 squadre, suddivise in tre gironi da 20. Resta confermato il principio dell’alternanza tra le retrocesse dalla stessa terza serie e le 8 di cui si parlava in precedenza. I criteri studiati dalla Federazione infatti appaiono molto selettivi (fondo perduto di 250mila euro, stadi rigorosamente a norma, illeciti amministrativi e sportivi nelle ultime tre stagioni agonistiche), ed è proprio su questa severità che si basano le speranze, seppur ridotte, legate al ripescaggio del Taranto.
Bisognerà stare alla finestra e vedere quanto accade, preparando nel contempo il carteggio necessario per candidarsi ugualmente al ripescaggio, presentando la domanda in attesa di un’eventuale seconda fase.
A fine giugno, quando scadrà il termine per l’iscrizione alla Lega Pro, si potrebbero aggiungere ulteriori posti ai 6 al momento vacanti (il riferimento è alle società che non dovessero riuscire ad iscriversi, come sempre accaduto in passato), si saprà quante società riusciranno a rispondere ai requisiti richiesti e se alla luce di tutto ciò l’organico dovesse risultare ancora carente. Se dovesse configurarsi questo scenario, il Consiglio Federale potrebbe (non è certo) riaprire i termini per ripescare quelle società che ora sono escluse ma alla finestra come il Taranto.