Celestina e la Luna al Festival nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova
Spesso non basta un solo sognatore per fare arrivare i sogni a destinazione. Sabato 8 (ore 16) e domenica 9 ottobre (ore 10.30 e ore 16) al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova, in scena “Celestina e la Luna”, drammaturgia Damiano Nirchio, regia Damiano Nirchio e Anna de Giorgio, con Maristella Tanzi, Anna de Giorgio e Nico Pisani, coproduzione Crest | Teatri di Bari, in collaborazione con Progetto Senza Piume, per la 40esima edizione del Festival nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova, un progetto di Teatro Ragazzi G. Calendoli Onlus. Ingresso con contributo di 6 euro. Info: 393.9812287 - 335.277788.
Celestina è una bambina con un’immaginazione senza confini, sempre persa dietro progetti inverosimili o imprese strampalate. Ma le sue doti così speciali le costano tanta solitudine e gli sfottò anche pesanti degli altri ragazzini. Unica amica possibile, e necessaria, è Amie, un’amica immaginaria che da tempo la affianca in ogni impresa. L’ultima fissazione della nostra eroina è la Luna: mesi di calcoli e coloratissimi progetti dimostrano che lo spazio è a portata di mano e andare sulla luna un gioco da ragazzi, anzi da ragazze.
Celestina compie veramente il suo viaggio verso la città e l’Accademia delle Scienze? Incontra veramente quegli strani personaggi che ostacolano il suo cammino? Oppure sogna, tranquillamente addormentata nella sua stanza? Di certo, le qualità, gli strumenti, le “armi” che la piccola protagonista deve affilare per vincere le difficoltà, sono reali e la costringono ad una evidente crisi e ad un necessario sviluppo che al risveglio-ritorno la troverà diversa, cresciuta e consapevole dei propri mezzi e della propria identità. Il sogno è uno strumento necessario alla crescita.
Il Festival nazionale del Teatro per i Ragazzi, ovvero il più antico festival italiano di settore. Nato nel 1981 da un’idea del suo fondatore, Luciano Castellani (autore e regista teatrale), che, assieme a Giovanni Calendoli (storico del Teatro italiano e fondatore della prima cattedra della Storia del Teatro delle università italiane), ha sentito l’esigenza di studiare, sperimentare e creare alternative per i giovani, offrendo proposte che stimolassero le giovanissime menti alla creatività, l’autonomia e il senso critico. Successivamente, l’Istituto di sperimentazione e diffusione del teatro per i ragazzi e i giovani, attraverso il suo Centro studi, ha voluto guardare il mondo del disagio, spesso utilizzando il teatro come mezzo di confronto, di condivisione e di crescita. Direttori artistici del festival sono stati personalità della cultura e dell’arte come Giovanni Calendoli, Ottavia Piccolo, Emanuele Luzzati, Nuccio Messina e Paolo Poli. Attualmente, è diretto da Renata Rebeschini. Dal primo ottobre al 4 dicembre 2022, tutti i sabati e le domeniche, sul palco di via Asolo sono in programmazione i dieci spettacoli finalisti selezionati.
Non è la prima partecipazione del Crest al festival patavino. Con lo spettacolo "Biancaneve, la vera storia" di Michelangelo Campanale, il collettivo tarantino è stato finalista alla 36esima edizione, vincendo e ottenendo il Premio Padova 2017 - Amici di Emanuele Luzzati dalla giuria tecnica del concorso.
Damiano Nirchio - Attore, autore e regista, barese, classe 1975, grande appassionato di mare, musica e letteratura. Ha radicato in Puglia il suo lavoro di teatrante (Diaghilev, Crest, La luna nel letto, Teatri di Bari). Come drammaturgo e regista ha ottenuto due Eolo Award per gli spettacoli “Senza Piume” (2010, migliore novità dell’anno) e “Ahia!” (2017, migliore spettacolo dell’anno, migliore drammaturgia e miglior attore non protagonista). Nel 2011 fonda, insieme ad Anna de Giorgio, la compagnia Senza Piume, che vuole essere una bottega artigiana dove continuare a studiare e a interrogarsi sui significati più "grandi" partendo da coloro che sono più "piccoli". Collabora da anni con il Crest, come attore nelle produzioni “L’arte di TaTÀ (2003, testo Cira Santoro e Silvia Traversi, regia e coreografie Silvia Traversi), “StorieGiganti” (2006, testo Michelangelo Campanale e Katia Scarimbolo, regia Michelangelo Campanale), “Cenepentola” (2011, testo Gaetano Colella e Francesco Ghiaccio, regia Gaetano Colella) e come regista nello spettacolo “Celestina e la Luna (2019, anche autore, coproduzione Teatri di Bari).
Crest - Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha prodotto lo spettacolo “Il deficiente” (premio Scenario 2005) e vinto l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno con “Biancaneve, la vera storia”, nonché tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). (Comunicato stampa)