Taranto: Ecco come rinconquistare la fiducia dei tifosi
Certo non sarà facile, per Zelatore e Bongiovanni, riconquistare la fiducia dei tifosi, che hanno annunciato di disertare lo "Iacovone" qualora dovessero decidere di proseguire nella gestione del club. E come si può "contrastare" la diserzione? Semplice, allestendo una squadra fortissima e in grado di tornare in Lega Pro dopo una sola stagione di Serie D, seguendo gli esempi di città blasonate come Parma, Salernitana e Venezia, alle quali Taranto non ha nulla da invidiare. La quarta serie, per la città dei due mari, deve essere solo di passaggio, non si può pensare di "vivacchiare" con un progetto di soli giovani. Mai, nella storia del calcio rossoblu, si è pensato di presentarsi ai nastri di partenza senza ambizioni di promozione. A parte l'anno del fallimento. Quindi, tenendo conto anche della forte concorrenza di Cerignola, Nocerina e Gravina, che hanno già iniziato a muoversi per la prossima stagione, occorre ingaggiare un direttore sportivo e un allenatore di provata levatura. Certo, i vincenti hanno un costo, ma non si può pensare di programmare diversamente. Chiaramente, una volta riconquistata, la Lega Pro va conservata, sempre con alla base un progetto ambizioso. Un altro modo per cercare di riportare i tifosi allo stadio è abbassare notevolmente il costo dei biglietti. Per esempio: 1 euro per la Curva, 3 per la Gradinata, 5 per la Tribuna, evitando naturalmente di far pagare i bambini sotto gli 11 anni. Questa potrebbe essere una palese dimostrazione di attaccamento alla città. Certo, in D non si guadagna senza una tifoseria forte alle spalle, ma dopo la deplorevole stagione appena terminata, è necessario investire anche e soprattutto sulla fiducia dei tifosi che, lo ribadiamo, va riconquistata. Solo così si può pensare di fare calcio a Taranto, altrimenti meglio farsi da parte e passare la mano.