Futsal C1/M: Azzurri Conversano, la salvezza è in cassaforte
Coach Giliberti: ‘Fiero dei miei, raggiunto un traguardo meritato’
E' stata una stagione particolare, caratterizzata da tanti alti e bassi, da diverse occasioni mancate e da parecchi rimpianti, ma alla fine ciò che più contava era portare a casa l'obiettivo salvezza. La stagione 2018/19 degli Azzurri Conversano si è chiusa virtualmente il 30 marzo scorso in occasione dell'ultima sfida di campionato in casa del Brindisi anche se, a dovere di cronaca, per attendere l'ufficialità di una salvezza oramai annunciata bisognava attendere il risultato di Salerno-Capurso, gara del torneo di Serie B che ha sancito il mantenimento della terza categoria da parte della compagine barese con conseguente annullamente del playout tra i conversanesi ed il Real Castellaneta. Ma al di là di numeri e ipotetiche combinazioni, l'aspetto più importante in casa Azzurri è l'aver raggiunto l'obiettivo in una stagione per certi versi transitoria, una sorta di anno zero come confermato dalla volontà della società di allestire una squadra molto, molto giovane: “È stata un anno caratterizzato da alti e bassi – precisa il tecnico azzurro Gianpiero Giliberti – Ho accettato molto volentieri questo incarico, assumere la guida tecnica di una squadra retrocessa non è mai facile, ma la voglia e la passione mi hanno permesso di cominciare questa avventura. Con la società abbiamo deciso di formare una rosa con calcettisti di giovane età e ad agosto siamo partiti molto bene, con gente determinata e vogliosa di mettersi in mostra. Il gruppo aveva entusiasmo e si respirava un'aria armoniosa, sia durante gli allenamenti, sia fuori dal rettangolo di gioco. Serviva portare nella mente dei giocatori una mentalità vincente senza mai accontentarsi e, tutto sommato, fino a dicembre il nostro cammino è stato più che positivo con una posizione di classifica a ridosso della zona playoff e la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. Purtroppo – prosegue il mister azzurro – a dicembre, con le partenze non previste di Giuseppe Fanelli, Loiotine e Dibenedetto, qualcosa è cambiato sia sotto l'aspetto tecnico-tattico, sia nel gruppo stesso in quanto i partenti erano ragazzi in grado di fare spogliatoio. Inoltre abbiamo dovuto fare i conti con tanti infortuni, ma siamo sempre andati avanti lavorando sodo allenamento dopo allenamento malgrado le difficoltà da un punto di vista numerico”. Il finale di campionato, quindi, è stato molto complicato: “Non ci siamo abbattuti, siamo andati avanti senza mai mollare. Purtroppo abbiamo perso per strada punti importanti per nostre colpe, ma anche per tanta sfortuna come testimoniano i diversi gol presi all ultimo secondo. È vero, come ho detto ai ragazzi, potevamo fare di più anche se ritengo che la squadra non abbia meritato la posizione di classifica finale, ma nello sport alla fine contano risultati. Detto questo, non posso che essere fiero di tutti i miei giocatori per il cuore e per la tenacia che hanno messo in ogni gara fino all ultima partita. Ci siamo spesso ritrovati a lottare con sole 5-6 persone, e non è stato assolutamente facile, ma spesso la fame e la voglia sono più importanti di tutto il resto. Vorrei ringraziare lo staff tecnico che mi ha assistito dal primo all'ultimo giorno, ovvero Andrea Babbo e Pierluigi De Luisi, che con il loro lavoro hanno contribuito fortemente a raggiungere un traguardo come la salvezza che tutti insieme abbiamo raggiunto più che meritatamente”.