Statte: Da azienda dei boss della mala al canile sanitario
“Nei tempi previsti già da ieri abbiamo cominciato a trasferire i cani precedentemente ospitati all’interno di un canile privato di Crispiano. Ora il canile sanitario di Statte è una realtà, così come è tangibile l’impegno che come amministrazione abbiamo messo in atto per recuperare a funzioni sociali un bene confiscato alla mafia”.
Così il sindaco di Statte, Franco Andrioli, che questa mattina si è recato all’interno della struttura che da oggi in poi potrà garantire ospitalità e assistenza sanitaria a ben 114 cani. L’intervento è stato realizzato nell’ex area industriale di Statte, all’interno dell’area dell’ex Italferro Sud, confiscata alla criminalità organizzata nel novembre del 2009.
“Non è però solo la nascita del canile a rendermi orgoglioso del lavoro che come pubblica amministrazione abbiamo compiuto – dice ancora il sindaco Franco Andrioli – quanto il fatto che dalla storia di quell’azienda finita agli onori della cronaca nera e giudiziaria, per via dei profitti da decine di miliardi di lire e dai rapporti con i clan della camorra e della ndrangheta, siamo riusciti a far fiorire una nuova storia di legalità e coscienza pubblica”.
Su questo terreno diventato col tempo anche oggetto di discarica, attraverso gli uffici dell’Assessorato all’Ecologia e Ambiente, è stato calato un progetto di recupero che poi è stato candidato nell’ambito dell’Azione 9.14 della Regione Puglia. Si tratta infatti di finanziamenti destinati a interventi per la diffusione della legalità, che hanno consentito all’ente civico di poter ottenere l’intera quota di finanziamento di circa 900mila euro per la realizzazione della struttura.
Il canile sanitario che sorge su una superficie complessiva di circa 3000 metri quadrati, è dotato di ampie aree ricovero, zone per lo sgambettamento e di locali destinati a laboratorio e cure medico-veterinarie.