Commercio di vicinato a Taranto: viale Liguria, un modello che funziona

CRONACA
19.09.2023 23:55

Negli ultimi 10 anni la densità commerciale nelle città italiane si è ridotta del 20 % circa, andando a determinare una vera e propria desertificazione di ampie zone soprattutto nelle aree di prossimità ai centri storici. La desertificazione commerciale non riguarda solo il commercio, ma anche  la sicurezza delle città. E’ in ragione di ciò che il monitoraggio del  fenomeno e la ricerca di soluzioni è sempre di più al centro delle politiche degli amministratori pubblici e del confronto tra questi, le  associazioni  di categoria e gli stakeholder. 

“La lotta alla desertificazione commerciale - commenta Giuseppe Spadafino, vice presidente vicario di Confcommercio Taranto - non riguarda solo le imprese, ma la società nel suo complesso e credo che debba vedere impegnati in un percorso comune tutti gli attori del territorio per garantire servizi, vivibilità, accessibilità e sicurezza delle aree urbane. In tal ottica la nostra Associazione è impegnata in un confronto continuo con le amministrazioni dei comuni del territorio provinciale, nella ricerca di percorsi condivisi per la tutela del commercio di prossimità. Naturalmente, è anche molto importante l’impegno diretto delle imprese del commercio, e la consapevolezza degli operatori di poter/voler giocare un ruolo da attori“. 

E’ quello che accade nell’area commerciale di viale Liguria a Taranto. Un’area che punta molto sui negozi di vicinato e sui servizi: 80 attività tra abbigliamento, calzature, accessori, gioiellerie; 30 negozi alimentari; 35 pubblici esercizi; 26 attività di servizi e tant’altro ancora. Un’area servita da parcheggi, da luoghi di socialità e da un vivace mercato alimentare di quartiere. Insomma, un’area che punta su fattori di attrattività che le consentono di reggere il confronto con un centro commerciale.

“Viale Liguria - spiega Spadafino che è anche presidente della delegazione di quartiere Italia Montegranaro - si configura ormai come un centro commerciale naturale, con le sue 300 attività tra negozi e pubblici esercizi. Un’area che storicamente registra un protagonismo da parte degli operatori ed un dinamismo che la porta a reagire a situazioni di crisi anche gravi, come si è visto con l’esperienza pandemica, retta abbastanza bene.

Naturalmente, vanno migliorati i servizi, la qualità complessiva dell’area, e programmati alcuni interventi, uno su tutti la riqualificazione del mercato settimanale, un vero e proprio gioiello che può divenire un formidabile attrattore, noi pensiamo alle aree mercatali spagnole. Già ora, però, Viale Liguria e zone attigue è un modello replicabile in altre aree cittadine, e siamo convinti che, con la giusta attenzione e con la necessaria programmazione, si possa dare valore e qualità anche alle altre aree commerciali della città.

Il confronto con l’Amministrazione è la condizione essenziale per giungere a risultati apprezzabili, frutto di una necessariacollaborazione, cito ad esempio le vetrine dell’immobile di viale Liguria angolo via Lucania, di proprietà dell’amministrazione (è un bene sottratto alla mafia), che abbiamo potuto rivestire con delle promo-grafiche. Un gioco di squadra significativo: il Comune mette a disposizione spazi e i privati intervengono riqualificando i luoghi. Un esempio di come dovrebbe essere il rapporto tra soggetti mossi da un comune obiettivo, la Città, la qualità dell’habitat urbano.

Il commercio di prossimità è un valore, un bene da difendere nell’interesse della comunità e tutti sono chiamati a garantirne la sopravvivenza, la continuità in buona salute. Quello che accade laddove si spengono luci e le serrande restano abbassate è evidente: illegalità, degrado, mancanza di sicurezza per i cittadini. Gli esercizi di vicinato offrono servizi, ma anche relazioni umane, informazioni, socialità. Scegliere di fare i propri acquisti in un negozio di vicinato, è una dichiarazione di amore verso la propria Città”

Animali da compagnia a Foggia: dove acquistare e come scegliere i croccantini per il cane
Integrazione scolastica: CGIL Taranto denuncia attese per 500 famiglie e 215 lavoratori