Taranto: Appello dei toelettatori di animali, ‘Fateci riaprire le nostre attività’

CRONACA
Iv.
28.04.2020 12:58


Abbiamo scritto al Presidente della Giunta regionale Pugliese Michele Emiliano per farci tornare a fare il nostro lavoro che facciamo con tanta passione, perché solo chi ha tanta passione per gli animali riesce a svolgerlo, in quanto difficile e molto stancante sia fisicamente che mentalmente. Si faccia in Puglia come è stato già fatto in Toscana, Emilia Romagna, Liguria e Friuli Venezia Giulia, dove hanno adottato le ordinanze per fare aprire  i centri di toelettatura. Questo è l’accorato appello delle imprese di toelettatura per animali iscritte a Confartigianato Taranto, coordinate da Carmela Cavallo, imprenditrice tarantina del settore. “Il nostro lavoro - commenta la Cavallo - consiste nel dare cura e igiene ad animali da compagnia. In questo momento così delicato, dove  l’igiene è  la cosa più importante, non ci è consentito svolgere il nostro lavoro. Privare i nostri clienti (che sono in primis gli animali) e le loro  famiglie di un servizio così importante, soprattutto con l'arrivo della  bella stagione dove fanno capolino zecche e  pulci , che spesso diventano veri e propri problemi di cute dando origine a dermatite di vario genere, ci sembra al quanto assurdo e fuori da qualsiasi logica. Tenuto conto che noi non lavoriamo in contatto con le persone, ma solamente con l’animale, che ci viene consegnato e poi a lavoro finito riconsegnato al proprio padrone che torna a prenderlo a lavoro finito. Nei nostri laboratori non si creano assembramenti. Le nostre sono solitamente piccole attività artigiane e non possiamo permetterci di stare fermi per periodi così lunghi e in modo ingiustificato, considerato il livello di rischio  così  basso. Noi toelettatori di Confartigianato abbiamo detto al Governo di essere disponibili ad attrezzarci da subito per adottare tutte le direttive che il Governo stesso intende imporci per la sicurezza  di tutti. Ma non possiamo assolutamente permetterci di stare ancora chiusi ne tanto meno aspettare il 1^ giugno. Noi viviamo alla giornata, non abbiamo margini di guadagno che ci permettono di "mantenerci" per mesi interi senza incassare neanche un euro, in previsione poi di tasse, imposte, bollette, fitti, fornitori che arrivano ed arriveranno puntuali. Siamo donne e uomini che non vogliono arrendersi, non permetteremo di farci strappare di mano le nostre attività che amiamo come noi stessi, facendole fallire! Siamo stressati ma anche molto arrabbiati e delusi, ma determinati a riaprire da subito e per questo i nostri rappresentanti politici e di chi governa devono ascoltarci. Vogliamo riaprire, sono gli stessi nostri clienti a imploraci, sono i nostri poveri animali domestici a soffrirne ed hanno anche loro diritto a stare bene! Mancate cure a cani e gatti provocano stress, infezioni, e disagi dolorosi. C’è da tenere in considerazione che questi animali oggi sono presenti in grande numero presso tutte le famiglie, le stime parlano di un animale ogni due abitanti. Animali che in molti casi non sono accuratamente igienizzati e che hanno bisogno della nostra cura".

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