Taranto: Scatta la protesta della Polizia Penitenziaria
Le Segreterie Provinciali firmatarie hanno organizzato manifestazione di protesta, per la data del 21.02.2022 dalle ore 09:00, nel piazzale antistante l’ingresso della Casa Circondariale di Taranto, che vedrà la partecipazione di tutto il personale di Polizia Penitenziaria, sostenuto da quello in servizio con astensione della mensa, per dire:
ADESSO BASTA
Dopo le copiose corrispondenze espletate con comunicati sindacali, grida di allarme lanciati, seguiti da manifestazioni da parte delle Segreterie Provinciali delle Organizzazioni Sindacali rappresentative della Polizia Penitenziaria firmatarie, per evidenziare e portare a conoscenza la cittadinanza riguardante i rischi per la sicurezza nell’Istituto Penitenziario di Taranto per la cronica carenza di personale e sovraffollamento,
NULLA È CAMBIATO
Nella manifestazione del 9 Febbraio avevamo richiesto un incontro con i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, ottenuto e avvenuto in data 14 Febbraio 2022, con il Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Puglia e Basilicata Dott. Giuseppe MARTONE e con il Sottosegretario alla Giustizia On.le Anna MACINA.
Gli esiti e gli impegni presi dai vertici dell’Amministrazione intervenuti nel suddetto incontro avevano riacceso le speranze da parte di queste Organizzazioni Sindacali, credendo che qualcuno si stesse interessando del personale e dell’istituto Tarantino.
Infatti dopo una lunga visita a tutto l’Istituto il Sottosegretario alla Giustizia On. Anna MACINA con dichiarazioni fatte agli organi di stampa, il Provveditore Regionale Dott. Giuseppe MARTONE e il Direttore Dr.ssa Sonia FIORENTINO tramite la firma di un documento, avevano condiviso con tutte le Organizzazioni Sindacali il non più procrastinabile invio presso la struttura Ionica di almeno 45 unità di personale di Polizia Penitenziaria per la urgente necessità di aprire il Nuovo Padiglione Jonio, a seguito di una presenza di circa 690 detenuti, assicurando nell’immediatezza che il personale della struttura tarantina sarebbe stato supportato da n° 20 Unità di personale del Gruppo Operativo Mobile, cosa di fatto avvenuto.
PAROLE SOLO PAROLE
A distanza di solo 6 giorni, non perché il carcere non sia più sovraffollato, anzi vi è stato un incremento di popolazione detenuta, alle 20 Unità di Personale del Gruppo Operativo Mobile è stato disposto il rientro nella sede romana.
Questa triste vicenda dimostra la disattenzione di un’Amministrazione ormai allo “sbando”, e che “ la mano destra non sa cosa fa quella di sinistra”, andando ulteriormente a penalizzare il personale operante, il cui Direttore ha pensato bene di sospendere la fruizione dei congedi “ ferie” al fine di garantire i livelli minimi di sicurezza.