Brindisi: Gianfranco Causio, 'Imitare papà? Difficilissimo...'

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Alessio Petralla
19.12.2017 12:16

E’ l’ultimo colpo di mercato del Brindisi il figlio d’arte Gianfranco Causio che, a Blunote, si presenta ai suoi nuovi tifosi partendo dalle prime sensazioni vissute in riva all’Adriatico: “Ho ricevuto la chiamata del club biancoazzurro il giorno prima della chiusura del mercato: non mi aspettavo la chiamata del Brindisi e ho deciso subito di accettare. Il presidente e il tecnico Rufini mi hanno dato subito grande fiducia che spero di ricambiare. Sono entrato per la prima volta nello spogliatoio, domenica, in quel di Racale e ho notato subito che il nostro allenatore è un grande motivatore e che il gruppo è compatto. I capitani Tedesco e Scarcella mi hanno accolto benissimo. Si respira aria di calcio importante e spero di fare bene”.

LA GARA: “Domenica ero in tribuna: per noi è stata una partita difficile visto che il Racale si è rinforzato. Siamo stati bravi a chiudere Ruberto e Migali che erano gli unici due che potevano crearci qualche fastidio. I nostri difensori si sono comportati bene e poi siamo stati bravi a concretizzare una delle poche occasioni create”.

LA SOSTA: “Sarà importante per migliorare sia tecnicamente che tatticamente. Inoltre potremo staccare la spina e questo fattore può far bene a tutti. Dopo Natale ripartiremo dando il massimo”.

FRANCO CAUSIO: “Avere questo cognome ha i suoi pro e i suoi contro. Vengono fatti molti paragoni ma io e lui siamo due calciatori diversi: papà è più piccolo e brevilineo mentre io sono il doppio di lui. Imitarlo è molto difficile”.

IL CAMPIONATO: “E’ la mia terza esperienza in questo campionato e quest’anno è molto equilibrato. Non ci sono compagini materasso e tutte si sono rinforzate. Quando si gioca con squadre sfavorite risulta sempre difficile: danno il meglio”.

ASPETTATIVE: “Cercherò di fare quanti più gol possibili cercando di aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati: non mi pongo cifre”.

CAUSIO: “Sono una prima punta. Tendo ad andare incontro al pallone cercando di spizzarlo per gli attaccanti che si inseriscono come ad esempio, in questo caso, Tedesco. Con lui si potrebbe creare un bel tandem. Sono un rapinatore d’area di rigore: una macchina da guerra”.

Si ringraziano:

 

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