Era fortemente auspicabile, a giudizio di Slp Cisl e di First Cisl territoriali, che rappresentano e tutelano rispettivamente i dipendenti postali e bancari/assicurativi, che la questione degli abbonamenti a 25 euro al mese, per il costo-parcheggi a carico di lavoratrici elavoratori che svolgono le loro attività a Taranto nelle zone interessate da strisce blu al Borgo, tornasse di stringente attualità.

Sarebbe del tutto fuorviante, oggi, ridurre ad esclusivo scontro politico quanto accaduto mercoledì scorso in Consiglio comunale, quando cioè la Giunta municipale è stata impegnata a ripensare la revoca di quella tipologia di abbonamenti agevolati, giacché qui in discussione c’è un modello di governo della cosa pubblica che non può, né deve prescindere dal contributo che le rappresentanze sociali hanno il diritto-dovere di manifestare, senza distinzioni surrettizie tra questioni cosiddette grandi o piccole.

Certamente la coesione sociale e la necessità di misure che non impattino, più di quanto già non accada (come, invece lo sarebbe pagare 1 euro di parcheggio, per 8 ore al giorno, per 6 giorni a settimana e per 26 giorni al mese) sull’economia di lavoratrici e di lavoratori che in larghissima parte sono monoreddito, rientrano tra quelle questioni, al pari dei grandi temi dello sviluppo, della qualità della vita, della sostenibilità ambientale,  della vivibilità dei quartieri, della loro agevole accessibilità e della qualità e sicurezza del trasporto pubblico locale.

Va ricordato, al riguardo, che solo qualche giorno addietro le Federazioni dei trasporti hanno dovuto manifestare sotto Palazzo del Governo, prima di essere ricevuti dal Prefetto cui hanno rappresentato le condizioni di mancata sicurezza a causa di continui atti vandalici a danno di autisti e mezzi, oltreché contro i cittadini che usufruiscono del trasporto pubblico locale.

E’ convinzione, inoltre, di Slp Cisl e di First Cisl che persino il dato numerico riguardante gli oltre 6 mila abbonamenti fatti sottoscrivere, superiori alla disponibilità dei circa 4.500 stalli al Borgo, avrebbe meritato un dialogo sociale a largo raggio, capace prima di ogni decisione, che non fosse quella di far cassa, di concertare su ogni possibile misura di carattere strutturale di cui Taranto avrebbe bisogno, al centro ma anche in periferia.

Misure rispetto ai quali i pubblici amministratori hanno il compito, persino l’obbligo morale di elaborare soluzioni dopo essersi aperti al dialogo ed alla concertazione sociale.

Dunque, Slp Cisl e Fist Cisl convengono certamente che sia interesse di tutti incentivare e promuovere la mobilità sostenibile, con linee veloci e conciliare tale scelta con una coscienza ecologica sempre più marcata e già patrimonio dei cittadini, specie in questa città che, da lungo tempo ormai, fa della sostenibilità ambientale del proprio sistema produttivo una battaglia  a tutto campo.

Tuttavia, fino a quando non saranno rese esigibili soluzioni strutturali  di mobilità qualitativa e sostenibile, è necessario ripristinare misure di ristoro economico come quelle degli abbonamenti a tariffa agevolata, per non penalizzare ulteriormente i redditi familiari  di lavoratrici ed i lavoratori già falcidiati da una inflazione insostenibile.