“Taranto perde ulteriormente terreno nella classifica Benvivere 2024, scivolando di ben due posizioni e piazzandosi al terzultimo posto. Questo risultato, frutto di uno studio pubblicato da Avvenire durante il Festival Nazionale dell’Economia Civile a Firenze, riflette una situazione allarmante per il capoluogo jonico”. Lo scrivono in una nota congiunta gli esponenti del Centrodestra Taranto: Gianluca Mongelli (FdI), Francesco Battista (Lega), Mimmo Lardiello (Forza Italia), Filippo Marcoleoni (Noi Moderati), Francesco D’Errico (UDC), Walter Musillo (Svolta Liberale), Mirko Maiorino (PLI) e Luca Simonetti (NPsi).

“La classifica prende in esame diversi indicatori di vivibilità, tra cui ambiente, accoglienza, economia, lavoro, legalità, sicurezza, servizi alla persona e salute. Secondo gli esponenti dell’opposizione, l’inefficienza delle amministrazioni locali, guidate dal sindaco e Presidente della Provincia Rinaldo Melucci, è la principale causa di questo risultato negativo”, continuano.

“I rappresentanti del centrodestra non risparmiano critiche: sotto la guida di Melucci, sostengono, Taranto non solo non ha saputo risolvere i propri problemi, ma ha anche trascinato verso il basso l’intera provincia. L’incapacità di sviluppare una visione a lungo termine per migliorare la qualità della vita dei cittadini è uno dei principali rimproveri mosso all’attuale amministrazione”, aggiungono.

“Ma le colpe non ricadono esclusivamente sul sindaco di Taranto. Anche altre importanti amministrazioni comunali della provincia, come quelle di Martina Franca, Castellaneta, Massafra, Manduria, Crispiano, Ginosa e Grottaglie, tutte governate dal centrosinistra, hanno contribuito, secondo l’opposizione, a questa situazione di degrado”, spiegano.

Le critiche sono rivolte a una gestione che, a detta di esponenti del centrodestra continua a soffocare le opportunità economiche e sociali del territorio, relegando i cittadini a una qualità della vita insoddisfacente, conclude la nota.