BRINDISI SOCCER: "Vogliono boicottarci, ma non ci fermiamo"
In una lunga intervista, Maria Raffaella Napolitano, presidentessa della Brindisi Soccer, fa il punto della situazione dopo le polemiche innescate dalle presunte dichiarazioni di Vito Tisci, presidente della Figc Puglia:
- Le dichiarazioni, o presunte tali, di Vito Tisci ("non so chi sia la Brindisi Soccer) hanno smorzato l'entusiasmo del club?
"Innanzitutto ritengo che le presunte parole del Presidente Regionale Puglia F.I.G.C. riportate su una testata territoriale non hanno sicuramente smorzato affatto il mio entusiasmo, che è basato su aspetti gestionali da me affidati a manager e dirigenti di fiducia che seguono tutti gli aspetti societari. Ritengo che possano aver creato qualche malumore tra i tifosi brindisini a dimostrazione di come il progetto sia difficile ed ambizioso. Personalmente, penso che dal punto di vista giornalistico sia stata utilizzata una tecnica abbastanza nota, relativa ad una cosiddetta intervista discorsiva, al fine di evitare la possibilità di smentita ma nel contempo utilizzare un TITOLONE. Probabilmente qualcuno e, non sicuramente la Brindisi Soccer, non si rende conto che attivare certe dinamiche in una città calcisticamente ferita come Brindisi, può essere decisamente pericoloso. E’ del tutto evidente che unitamente ai dirigenti della società abbiamo riflettuto su quanto è accaduto nell’ultimo mese, percependo una sottile ed evidente ostilità da parte di alcuni soggetti che hanno interesse a boicottare questo progetto. Non a caso, nel comunicato Stampa del 10 giugno 2016 a firma del Dott. Giangreco, la società ha detto chiaramente cosa pensa di quanto è accaduto!! A buon intenditore poche parole!! Ma a tal proposito, vorrei aggiungere che, visto il mio amore per le sfide e la consapevolezza del progetto e a cosa potevo andare incontro effettuando, insieme ai miei partners, un investimento economicamente importante e soprattutto portando a Brindisi un progetto innovativo, è del tutto evidente che aver dimostrato di operare in modo diverso rispetto al passato, non aver coinvolto persone per segnalazione ma solo per merito, può avermi esposta a critiche e ad attacchi mirati precisi. D’altronde, sinceramente, mi aspetto ringraziamenti e non critiche per aver portato a Brindisi un allenatore come Danilo Rufini, a seguito di una trattativa serrata definita con i miei dirigenti. Se arrivano critiche strumentali, qualche dubbio viene. Lo stesso discorso vale per un allenatore del calibro di Gabriele Boccuzzi. La situazione Brindisi Soccer è molto semplice. Come già confermato in una intervista ad una televisione locale da parte di un nostro Dirigente – Ercole Saponaro – la società richiederà alla F.I.G.C. l’ammissione al campionato della massima categoria regionale disponibile, il tutto avendo effettuato le dovute valutazioni tecniche, regolamentari e legali, ed anche a seguito di colloqui che qualcuno parrebbe disconoscere. Verba volant scripta manent. Le comunicazioni inviate in P.E.C. non possono essere disconosciute.
- In questi giorni, la società ha subito delle pressioni?
"No, pressati no, ma è arrivato qualche messaggio trasversale che è tipico di un certo modello comportamentale, anche in virtù del grosso lavoro che stanno facendo i dirigenti sul campo. Invece, mi sono sentita spesso attaccata in maniera subdola, per fortuna da pochi, attraverso commenti gratuiti e fuori luogo. Probabilmente a qualcuno che pensava alla nostra società come un bluf, il progetto Brindisi Soccer inizia a dare molto fastidio, ma evidentemente questo non è un mio problema. Certamente, siamo stati sempre coerenti con la nostra mission, ma è del tutto evidente che adesso inizieremo a reagire a quanto sta accadendo e non ci fermeremo, segnalando pubblicamente tutto quanto accade intorno a noi.mLe critiche costruttive sono state sempre accettate dalla nostra società ma quelle inutili e strumentali no.
- Qual è la missione della Brindisi Soccer?
"La società si è già mossa a 360 gradi cercando di creare un mix tra atleti di una certa caratura e giovani juniores ambiziosi e di talento. La colonna portante della prima squadra è già stata definita ed alcuni nomi sono già noti al pubblico poiché gli stessi atleti hanno dichiarato pubblicamente di voler sposare il nostro progetto, ma è del tutto evidente che prima di comunicare nomi e circostanze attendiamo risposte ufficiali alle nostre richieste da parte delle Istituzioni preposte. Nei giorni 25 e 26 giugno 2016 ci saranno comunque le prime selezioni alle quali hanno richiesto di partecipare molti atleti, che servono per definire le scelte su atleti della categoria juniores ma anche di atleti che potranno far parte della prima squadra e/o juniores che faranno parte della prima squadra. Gli allenatori debbono anche verificare le condizioni fisiche complessive dei calciatori prima di passare ad una formalizzazione contrattuale"
- C’è una speranza che Brindisi possa ripartire dall'Eccellenza?
"La Brindisi Soccer punta all’iscrizione alla massima categoria regionale possibile, che ovviamente non è la Promozione. Ma è del tutto chiaro che, trattandosi di un progetto a lungo termine, la società ha valutato l’opportunità di partire anche dalla categoria Promozione, parlando di questo con il Mister Rufini, i vari atleti già contattati ed incontrati, unitamente a quelli che saranno contattati. La struttura atleti configurata da Mister Rufini per la prima squadra non è da promozione, ma da categorie superiori, visti alcuni nomi di atleti che voi addetti ai lavori conoscete benissimo. Ma qui, vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa. Se qualche soggetto aveva interessi a proporre l’acquisto di un titolo sportivo alla nostra società, avrebbe dovuto contattarci direttamente, evitando di far pervenire messaggi equivoci e non sempre facilmente interpretabili. La situazione economica del calcio in queste categorie è ben nota a tutti e per questo noi proponiamo un modello di gestione sportiva diverso, come è stato ben spiegato al Workshop che si è tenuto in 12 maggio 2016 a Brindisi. Molte persone danno per scontate tante cose e tanti vecchi modelli comportamentali, ma noi, gli investimenti li abbiamo già fatti e non parole".
- Ha un messaggio per la tifoseria?
"Devo dire che in questo periodo ho ricevuto tanti attestati di stima da tifosi di tutte le età. Mi aspetto il supporto, poiché senza il riconoscimento dei tifosi e dei cittadini qualunque progetto, anche il migliore, non è destinato a durare. Mi aspetto altresì fiducia, pazienza ed una sana e reale voglia di riscatto, ma anche reale comprensione. Mi lascia molto perplessa il fatto che la notizia inerente l’adozione di un MOGC – Modello conforme al D.lgs 231/01 e s.m.i. da parte della nostra società, sia passata completamente inosservata, anche da parte vostra (ndr giornalisti). Si parla tanto di legalità e posi quando si mette in campo un progetto ambizioso, unico in Italia per specifica categoria, nessuno ne parla, salvo poi lamentarsi di quanto è accaduto in passato, del calcio scommesse, dei fallimenti e di altro. Questo aspetto è decisamente un controsenso. Per questo mi aspetto un grande sostegno perché per un progetto nato per Brindisi e per i cittadini di Brindisi. Aggiungo che, anche la mia attività come Presidente della società, avendo attivato questi modelli di controllo, è soggetta a verifiche interne (Internal auditing). Se non è trasparenza e serietà questa. In ultimo, non avendo chiesto nulla ad alcuno, mi sarei aspettata una qualunque reazione politica ad un progetto così importante per la città e nell’interesse della città. D’altro canto il calcio è anche un fenomeno sociale".
Nella foto: Maria Raffaella Napolitano, presidentessa della Brindisi Soccer