Atletica: Antonella Palmisano: "Sono partita per essere protagonista"
Antonella Palmisano, a The Mall, ha gli occhi che non contengono la gioia: "Ho sognato tanto questa medaglia! Finalmente! Sono partita con il progetto di essere protagonista, di stare lì davanti con le migliori al mondo e ci ho creduto fino in fondo. Nel primo giro ci controllavamo a vicenda, ma io ho guardato le mie avversarie e ho pensato: questa è la mia giornata, rimarrò davanti fino alla fine”.
Palmisano 10 e lode? “In realtà no, ho un dispiacere, ed è quello di non essere riuscita a combattere ad armi pari durante l’ultimo giro. Ho perso terreno, il mio cambio di ritmo finale - anche se ci stiamo già lavorando - ancora non è come lo vorrei. La prima accelerazione, intorno al 15° chilometro, mi ha trovata pronta e ho avuto buone sensazioni. Siamo rimaste in cinque, poi al 18° chilometro c’è stato un altro strappo ma lì io sono rimasta indietro. A quel punto non controllavo più le gambe e le braccia erano irrigidite, ho pensato di aver perso il podio, ma davanti evidentemente non marciavano correttamente. Faccio una promessa a me stessa: la prossima volta resterò lì a combattere”.
Quando hai realizzato che c’era una medaglia, e che era di bronzo? “A venti metri dal traguardo, quando ho visto la paletta rossa diretta alla cinese Lyu Xiuzhi. Fino a quel momento nella mia testa rimbombava il suono di un’altra medaglia di legno. È stata una gran bella sorpresa e una gioia improvvisa”.
Quinta a Pechino 2015; quarta a Rio 2016; terza a Londra 2017. Segui una logica? “Vorrebbe dire arrivare pronta per Tokyo, fra tre anni! Oggi mi sono migliorata di 1:15, ma io non avevo mai guardato il cronometro e l’ho saputo dopo l’arrivo. È stata un’altra sorpresa, non pensavo di aver fatto PB e di essere andata così forte”.
Oggi per vincere serviva un crono da record Italiano (1h26:17 ndr). Quanto sono lontani una medaglia d’oro in una grande manifestazione e il primato? “È difficile da dire, perché ogni gara è a se. A volte basta 1h26, a volte anche meno. Io preferisco fare un passo alla volta, per me contano più le medaglie dei primati”.
Rio 2016 si concluse con una teatrale proposta di matrimonio da parte del tuo fidanzato Lorenzo Dessi. Ora che cosa dobbiamo aspettarci? “Non voglio nient’altro. Ora ho tutto: una medaglia, la famiglia, l'amore! Lorenzo può stare tranquillo, non chiederò nulla… Tranne che mi aiuti con i preparativi del matrimonio. Cominciamo appena rientrerò a Mottola, fra due giorni. Insieme!"
Hai avvertito la pressione? “No, per nulla. Sono arrivata a questa gara finalmente preparata e serena, dopo anni di preparazione spezzettata a causa di diversi infortuni. Dalla partenza in poi invece ero concentrata su me stessa e in particolare sulla mia tecnica di marcia. Tanto che lungo il percorso c’erano tanti Italiani, anche la mia famiglia è venuta qui numerosa e ha tifato rumorosamente… ma io quasi non sentivo, ero completamente immersa nella gara e nel mio gesto”.
Come scegli i colori del fiore? “In base ai colori del paese in cui gareggio. Qui a Londra sono quelli della Gran Bretagna: rosso, bianco e blu. Lo cuce mia madre, come ogni volta, ma questa volta è arrivato all’ultimo momento, poche ore fa. Oggi c’era la famiglia al gran completo a tifarmi, sono felice di averli resi orgogliosi”.
(Fidal.it, foto Colombo)