Il movimento politico “IO C’ENTRO” interviene nel dibattito sulla gestione degli asili nido comunali e sulla questione della discarica “Ex Vergine” di Lizzano, esprimendo perplessità verso polemiche ritenute strumentali e prive di proposte concrete.

Critiche alla gestione degli asili nido

“IO C’ENTRO” sottolinea come le recenti critiche sulla rimodulazione del servizio degli asili nido non abbiano considerato variabili fondamentali. Il movimento evidenzia che la decisione presa è stata necessaria per garantire la continuità lavorativa del personale, sia della piattaforma “Multiservizi” che degli stessi asili nido, oltre che per sostenere le attività di Kyma Ambiente.

Secondo il movimento, nonostante le critiche siano legittime, nessuna soluzione alternativa è stata avanzata dai detrattori. “Molti hanno ipotizzato di reperire fondi tagliando eventi sportivi internazionali, ma questa opzione era già stata applicata”, affermano i rappresentanti. “Oltre a questa proposta naufragata, non sono emerse altre vie praticabili”. Per questo, “IO C’ENTRO” auspica un confronto serio e costruttivo, evitando narrazioni parziali e polemiche inutili.

La questione della discarica “Ex Vergine”

Sul tema della discarica di Lizzano, “IO C’ENTRO” ribadisce la propria opposizione, richiamando l’attenzione sulle competenze amministrative. La Provincia di Taranto, guidata dal presidente Rinaldo Melucci, ha attivato il procedimento amministrativo solo su delega della Regione Puglia, unico ente abilitato a determinare modifiche al Piano Gestione Rifiuti.

Il Comune di Taranto, con una delibera di Consiglio, ha già espresso un parere negativo alla riattivazione del sito, confermando un orientamento chiaro. “Alimentare polemiche su questa vicenda dimostra una scarsa conoscenza delle normative e delle procedure,” sottolinea il movimento.

Appello al dialogo

“IO C’ENTRO” invita tutte le parti a collaborare per trovare soluzioni utili alla comunità, ribadendo la propria disponibilità al confronto immediato. “Sollevare polveroni inutili non fa bene alla politica: preferiamo proporre e costruire, piuttosto che alimentare tensioni,” concludono.