Tennis: Fed Cup, Vinci non fa miracoli, Spagna-Italia 4-0
Niente miracolo sportivo, la Spagna chiude i giochi portandosi sul 3-0 nella sfida di Fed Cup con l’Italia, valida per i play-off per la permanenza nel World Group, andata in scena sulla terra rossa del Club de Tenis di Lleida.
Nel singolare di apertura della seconda giornata di questo spareggio che non ha nulla da invidiare a una semifinale o finale del ‘mondiale per nazioni in rosa’ Garbine Muguruza, numero 4 della classifica mondiale, non concede scampo a Roberta Vinci, ottava nella classifica mondiale al femminile, imponendosi 62 62 in meno di un’ora di gioco, così da cogliere il punto che vale la promozione nell’elite della competizione della squadra capitanata da Conchita Martinez.
La tarantina, chiamata all'impresa per provare a riaprire la contesa, ha potuto davvero poco davanti a un’avversaria quasi ingiocabile, che ha fatto suo il primo confronto diretto fra le due dimostrando tutto il suo valore. E così per la prima volta dopo 18 anni l’Italtennis al femminile, che vanta quattro trofei in dieci anni (nel 2006, 2009, 2010 e 2013 e ha perso la finale a Mosca nel 2007), deve retrocedere nel Gruppo I.
A fissare il punteggio del play-off sul 4-0 per le iberiche il doppio, in cui Karin Knapp e Francesca Schiavone, opposte al duo Anabel Medina Garrigues/Sara Sorribes Tormo, si sono ritirate sull'1-1 del primo set
MUGURUZA MARTELLA, VINCI SENZA SCAMPO - Sotto gli occhi della corregionale Flavia Pennetta, venuta da Barcellona per stare accanto alle sue storiche compagne di Nazionale, la 33enne tarantina (maglia azzurra, come lo smalto sulle unghie) serve per prima e tiene il servizio a 15, immediata la replica della spagnola (game a zero), poi Roberta si porta 2-1 recuperando da 15-30. Muguruza spinge battuta e fondamentali da fondo, mentre va a singhiozzo il servizio dell’azzurra, brekkata al quinto game (2-3). La 22enne nata a Caracas (Venezuela) ma trapiantata a Barcellona è lucida nel mettere in pratica il suo piano tecnico-tattico, volando 5-2 grazie a un secondo break. L’iberica è micidiale nei suoi turni di battuta e dopo 29 minuti intasca la prima frazione.
Il trend non cambia in inizio di secondo set, quando l’iberica toglie la battuta alla Vinci centrando il sesto game di fila. Muguruza è ingiocabile al servizio (tre ace) guadagnando rapidamente il 2-0, ma Roberta non molla, annulla una palla break e accorcia sul 2-1, con un paio di volée da applausi, accompagnandole con un urlo liberatorio. Però non conosce pause il martellamento dell’avversaria (3-1, con game a zero), capace di allungare sul 5-1 in suo favore. Roberta tiene la battuta (2-5) però la spagnola non trema, spinge e con un ace chiude il match in 59 minuti. E’ fiesta grande per la Spagna.