Ripescaggi in Lega Pro: Facciamo il punto...

Calcio Varie
Redazione
19.07.2016 19:47

Tra le retrocesse dalla Lega Pro dell’ultimo campionato hanno manifestato la volontà di usufruire del ripescaggio Melfi, Lupa Roma e Albinoleffe, anche se quest’ultima entrerebbe in gioco solo in caso di carenza di organico e con il metodo dell’alternanza diventerebbe la quinta delle undici. La Racing Roma (ex Lupa Castelli Romani) ha già inoltrato la sua domanda, ma verrà difficilmente accolta per l’indisponibilità di un impianto sportivo a norma. Nella documentazione, il club ha indicato come sedi quella dell'Astrea (non a norma) o Aprilia (a norma). Non si conoscono precisamente le intenzioni del Cuneo, la cui dirigenza deve sciogliere il nodo legato al fondo perduto.

In Serie D, Fano, Fondi e Forlì si sono già pronte ad assolvere gli obblighi previsti dai regolamenti, compresa la Cavese di Domenico Campitiello, che non dovrebbe “pagare” le penalizzazioni rimediate dalla precedente società, quella della coppia Vertolomo-Vangone. Anche l’Olbia si sente in una botte di ferro dopo aver risolto i problemi legati alle infrastrutture.

Da verificare le intenzioni del Lecco. I lombardi nella graduatoria della Lega Nazionale Dilettanti sono al secondo posto, ma i dubbi solo legati alla caotica situazione dirigenziale e da un preoccupante stato pre fallimentare. Secondo rumors provenienti dal Lago, pare che stia subentrando una nuova proprietà in grado di risolvere tutti i problemi: vedremo se presenterà domanda per le 19.00 del 26 luglio.

Anche la Reggina sogna il ritorno tra i professionisti, nonostante qualche difficoltà economica sbandierata dal presidente Praticò, il quale, però, ha investito 125 mila euro per riottenere in gestione, dalla curatela fallimentare del vecchio club radiato, gli impianti sportivi del Sant’Agata e per il riutilizzo del marchio e del nome Reggina. Tutto questo fa pensare che non sarà un problema trovare i 250 mila euro per il fondo perduto.

Più defilate le posizioni di Grosseto e Vibonese. Pippo Caffo, patron dei calabresi e titolare de Amaro del Capo e San Marzano Borsci, nutre ambizioni anche di categoria superiore e possiede la sostanza economica. Deve però prima risolvere alcuni problemi legati all’impianto di video sorveglianza del proprio stadio.

Le domande dovranno essere inviate entro le 19.00 del 26 luglio, termine perentorio, e devono essere corredate da 250 mila euro di fondo perduto, 45 mila di tassa di iscrizione e 50 di associazione alla Calcio Servizi Srl. Più una fidejussione bancaria di 350 mila.

Nella foto: Oscar Becchio, presidente del Cuneo, ancora indeciso se presentare domanda o meno

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