Tennis Tavolo: Fabio Tundo trascina il CTT Taranto al successo con Cava

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15.02.2016 16:38

Il “gioiello” tarantino determinante nel suo esordio casalingo contro Cava de’ Tirreni.

È stato un weekend al cardiopalmo quello appena trascorso in casa CTT Taranto, conclusosi felicemente anche se a prezzo di grandi sofferenze, per aver dovuto far fronte ad una serie di emergenze che hanno visto coinvolte le varie compagini del club jonico, a partire dalla prima squadra. Ma, è cosa risaputa, i successi conquistati con sacrificio e abnegazione hanno un sapore più intenso ed acquistano un valore più importante. Infatti, proprio in virtù delle impreviste difficoltà superate, questo fine settimana ha sancito in maniera inequivocabile le grandi risorse umane, tecniche e di carattere presenti quest’anno nelle fila del club del Presidente Tundo. Nello scontro casalingo contro Cava de’ Tirreni, che vedeva di fronte nella terza di ritorno del campionato nazionale di serie B2 la capolista rossoblu contro la terza forza del girone, la formazione tarantina aveva l’obbligo di vincere. In palio il primato, l’intero campionato e la promozione diretta in B1, dopo il buon punto strappato coi denti nella scorsa giornata di campionato nel big match in casa dell’Ariano Irpino. Purtroppo, nel corso della settimana appena trascorsa, la sorte sembrava aver voltato le spalle al sodalizio rossoblu, falcidiato da una serie impressionante di indisponibilità di alcuni tra i suoi atleti più importanti, che hanno riempito come non mai l’infermeria rossoblu. Sulla carta, quella che poteva essere determinante in negativo era l’assenza in prima squadra di Alessandro Piaccione,  concretizzatasi solo alla vigilia del match col TT Cava del temibile Gammone, n. 71 d’Italia. Non essendo possibile un recupero in extremis del giovane titolare rossoblu, coach Stamenkovski ha puntato tutto sul puledro Fabio Tundo, esordiente in B2 solo una settimana prima in terra campana. Ed è stata proprio questa la scelta vincente, a discapito dei detrattori del tecnico macedone, i quali la settimana passata avevano giudicato un azzardo la coraggiosa decisione di portare il ragazzo con sé in prima squadra, prelevandolo coattivamente dal campionato regionale di due categorie inferiori. Ma, evidentemente, il giovane coach e capitano proveniente dai Balcani aveva visto bene e con lungimiranza, dimostrando doti non comuni di grande talent scout e di tecnico consumato, seppur alla sua prima esperienza in tale veste nella sua carriera. E fu così che in un match delicatissimo per l’altissima posta in palio quale quello contro la formazione cavese, il 14enne scalpitante pongista tarantino - perla del vivaio rossoblu - si è rivelato al suo esordio casalingo un vero purosangue di razza, facendo vincere al suo driver la scommessa più importante della stagione nella sfida decisiva. Infatti sul quattro pari, caricandosi in groppa una responsabilità più grande di lui, il giovanissimo atleta del CTT trascinava con bravura ed imperturbabilità la sua squadra alla vittoria finale, siglando una pesantissima ipoteca sulla promozione in B1 e mettendo il sigillo ad una prestazione superlativa ai danni del malcapitato Guastafierro, soccombente con un 3-0 finale che la dice tutta sulle doti tecniche e temperamentali del talentino rossoblu. Inutile sottolineare che il tripudio seguito a questa indimenticabile e rocambolesca vittoria rimarrà suggellato nelle menti di chi ha avuto la fortuna di essere spettatore del match, disputatosi sabato sera nell’impianto di via Viola in un clima incandescente e durato più di quattro ore e mezza di gioco. In sintesi, la successione dei punti. La gara era cominciata con la sofferta vittoria del rossoblu Messa su Guastafierro per 3-2. Successivamente Tundo, nel suo primo incontro, cedeva il passo al forte Gammone (come detto, incluso nella top 100 del ranking nazionale) pur giocandosela con gran vigore e con un set finito col risicato punteggio di 11-9 per il campano. Dopodiché capitan Stamenkovski si imponeva con sicurezza prima su Della Brenda e poi su Guastafierro, mentre Messa aveva la meglio sullo stesso della Brenda per poi arrendersi nettamente a Gammone. Nel secondo incontro personale, il giovane Tundo faceva apprezzare al suo pubblico il suo brillante stato di forma contro Della Brenda, pur cedendo solo al quinto set, dopo aver giocato alla pari col titolare della formazione cavese. Poi l’incontro più atteso: capitan Stamenkovski contro Gammone. In quello che poteva risultare decisivo sul 4-3 per Taranto, Gammone ribaltava inopinatamente un parziale di 1-8 al quinto set in favore di Stamenkovski, andando a vincere 3-2. A questo tesissimo incontro ha fatto seguito uno spiacevole strascico di nervosismo e di proteste dello stesso campano nei confronti dell’arbitro, tacciato di parzialità perché tarantino, in verità apparso nella circostanza piuttosto passivo ed incapace di prendere le dovute sanzioni disciplinari (si è assistito oltre ad una serie di vibrate proteste, addirittura al cambio di rete imposto dal giocatore campano durante il gioco, mentre si trovava in svantaggio - come se fino a quel momento si fosse giocato nell’irregolarità - senza che l'arbitro affermasse mai con toni autorevoli la sua figura). È altresì da registrare un lieve risentimento all’adduttore della gamba destra per capitan Stamenkovski, occorsogli proprio durante il quinto set con Gammone, che può aver condizionato in parte l’esito finale dello stesso incontro. Sul quattro pari il colpo di scena, la rivelazione che non ti aspetti: il giovanissimo Fabio Tundo si carica sulle spalle tutte le responsabilità di un campionato intero e va a vincere sullo sportivissimo Guastafierro con un secco 3-0, sfoderando gesti tecnici da manuale ed un temperamento da atleta molto più maturo dei suoi anni. La prestazione nello specifico zittisce tutti i soloni di turno e fa ingoiare un boccone amaro alla compagine campana, che già stava pregustando un inopinato successo esterno, visto che l’ultimo incontro li vedeva affrontare un giovane esordiente. Dopo questa sofferta vittoria, il CTT Taranto torna ad essere capolista in solitaria della B2 nazionale, approfittando della débâcle di Ariano Irpino in casa del Casamassima per 5-3. Con i campani privi di Mainiero e Toth, per i baresi è stato un gioco da ragazzi aggiudicarsi il match. Cosicché il club jonico, dopo una sola settimana di coabitazione e a quattro giornate dalla fine del campionato, punta dritto alla promozione diretta in B1 al termine della stagione regolare. E non solo. Oggi la società si ritrova ancor più ricca di prima e con una freccia in più nella faretra. I gioielli del suo vivaio - Fabio Tundo ed il già più consumato Alessandro Piaccione in primis (insieme agli altri giovani emergenti) - fanno dello storico club pongistico tarantino una vera fucina di talenti, che con la seria ed oculata programmazione della dirigenza capitanata dal Presidente Tundo, potrà esser il valore aggiunto su cui progettare un futuro di grandi successi per tutta la Taranto sportiva.

Nella foto: Il giovane talento del CTT Taranto, Fabio Tundo.

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