Taranto: Sindaco Melucci visita sede Sprar/Siproimi di Talsano
Il sindaco Rinaldo Melucci ha visitato, nella mattinata di martedì 8 settembre, la sede del progetto Sprar/Siproimi, a Talsano, dove giovani e meno giovani, uomini e donne di diverse etnie, hanno concluso il percorso formativo di 600 ore in “Operatore di impresa agricola biologica”. Grazie all'impegno continuo dell’ente gestore, il Comune di Taranto, e al lavoro della cooperativa sociale “Giovanni Paolo II” (ente attuatore) presieduta da don Luigi Larizza, i beneficiari del progetto hanno potuto apprendere le nozioni base per intraprendere, successivamente e autonomamente, un percorso di autoimprenditorialità attraverso la creazione di una nuova “Cooperativa Urbana di Solidarietà Sociale” autogestita. «Voi siete i nuovi tarantini – le parole del sindaco Melucci agli ospiti della struttura –, siamo felici che abbiate compiuto questo percorso formativo che vi consentirà di realizzarvi nella terra che vi ha accolto». Il sindaco, accompagnato dall'assessore ai Servizi Sociali Gabriella Ficocelli, ha visitato l’intera struttura, la piccola serra realizzata nell'atrio per le attività legate a un altro corso di formazione in “Apprendimento delle tecniche di semina e piantumazione in serra di piante officinali”, per poi recarsi con il coordinatore della struttura Marcello Caracciolo nell'appezzamento di terreno dove i beneficiari del progetto Sprar/Siproimi hanno svolto la parte manuale del corso di formazione. «Una bellissima esperienza di inserimento sociale – il commento dell’assessore Ficocelli – attraverso uno dei lavori più antichi del mondo, l’agricoltura. Questo progetto racconta quanto di buono si possa fare coniugando, in maniera semplice e seria, solidarietà e accoglienza». I nuclei familiari beneficiari del progetto Sprar/Siproimi del Comune di Taranto, dopo circa 18 mesi di permanenza in città, continuano ora il percorso di inserimento sociale attraverso la frequenza della scuola dell’obbligo per i più piccoli e del liceo per i giovani fino a 18 anni, mentre i genitori frequentano corsi di alfabetizzazione, beneficiando anche di borse lavoro attinenti alle loro pregresse esperienze. Parallelamente, continua l’attività pomeridiana di sostegno all'apprendimento della lingua italiana.