Taranto: Buona partecipazione a iniziative per Giornata della Memoria
In occasione del Giorno della Memoria, Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto è tornata in Piazza Maria Immacolata, per ricordare le vittime dell’Olocausto, dell’Omocausto e i/le/* protagonistə delle ingiustizie sociali di ieri e di oggi. «Noi siamo usciti da Auschwitz, ma Auschwitz non è uscito da noi.» Goti Herskovits Bauer Mercoledì 27 Gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus, Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto e il Coordinamento Taranto Pride hanno promosso, in Piazza Maria Immacolata a Taranto, una versione light de Il Villaggio delle Differenze, manifestazione nata nel 2015 e che, prima della pandemia, caratterizzava i prefestivi e le giornate internazionali con il banchetto rainbow sull’isola pedonale, mentre da Maggio 2020 fino al DPCM di Natale si è trasformata in workshop e boardgames su bandiere arcobaleno e coperte a un metro di distanza interpersonale. Durante la giornata del 27 Gennaio, il presidio sull’isola pedonale è stato animato dal Gruppo Giovani di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto e da ARTivistə di Hermes Academy e Coordinamento Taranto Pride. Tuttə hanno indossato, oltre alla mascherina, un triangolo rovesciato, per ricordare le vittime dell’Olocausto, con piccole attività di sensibilizzazione, laboratori di scrittura e elaborazione grafica). Alle ore 18.30 ci si è sintonizzatə sulla pagina fb di Community Hub Brindisi, per seguire la diretta di Omocausto - Il silenzio assordante di chi non può amarsi, terzo incontro del ciclo ConnectPeople - Oltre il Covid. Sono intervenutə Titti Merafina (coordinatrice Arcigay Puglia), Pippi Todisco (presidente Arcigay Salento), Antonio Sedile (docente), Luciano Lopopolo (presidente nazionale Arcigay), Manuela Macario (responsabile Politiche del Lavoro e Migrazione in Segreteria Nazionale Arcigay). Ha moderato Francesco Mauro. Tanti gli spunti di riflessione e gli approfondimenti, come quello sull’inquadramento storico-sociale del movimento LGBT berlinese e tedesco prima del nazismo, genesi ed analisi del Paragrafo 175, una panoramica dei Paesi in cui omosessualità e identità di genere sono criminalizzate (13) e dei Paesi in cui non esistono forme di tutela di stato e continua a verificarsi una condanna sul piano sociale (55). Non è mancato il tempo per suggerire una serie di libri sul tema. In chiusura, è stata ricordata Monica Dal Maso, educatrice, operatrice culturale, attivista, la cui notizia della prematura scomparsa a 48 anni è stata comunicata in diretta. Sempre in prima linea per le persone più deboli, era stata presidente Regionale di Arci Servizio Civile, coordinatrice Sprar per Arci Bari, referente regionale di Libera. Sempre in remoto, alle ore 21.00, sulla pagina fb di Arcigay, è stato diffuso l’incontro formativo Omocausto - La memoria dei triangoli dimenticati, da una collaborazione tra Arcigay Cuneo, Arcigay Imperia, Arcigay Genova, Arcigay Siena e Arcigay Rete Trans* Nazionale. Dopo i saluti del presidente nazionale Luciano Lopopolo e del Segretario Generale Gabriele Piazzoni, Claudio Tosi ha relazionato sul tema. La persecuzione degli omosessuali nella Germania nazista è stata una delle prime ad essere messa in atto dal Nazismo. Nel tempo di poche settimane dalla salita al potere, la vita gay e lesbica tedesca, fervente soprattutto a Berlino, è stata drasticamente cancellata e con questa la crescita del primo movimento omosessuale e transessuale della storia. Tosi ha racconto questo percorso storico, per indurci a riflettere, consapevoli della responsabilità di farci eredi di una Memoria che in questi anni, in cui stiamo perdendo gli/le ultimi testimoni, viene definitivamente consegnata nelle nostre mani. Uno spazio all’interno dell’iniziativa è stato dedicato al lavoro svolto da Arcigay Rete Trans* Nazionale sulla storia di Lucy, donna transessuale sopravvissuta al campo do Dachau, dal titolo “C’è un soffio di vita soltanto”, introdotto da Eva Sassi Croce. (Comunicato stampa)