E' scattato, all'alba di giovedì 6 ottobre, il blitz della Guardia di Finanza di Taranto che ha portato all'arresto di altre nove persone coinvolte nell'inchiesta sulle tangenti in ambito della Marina Militare. Otto ordinanze di custodia cautelare e una ai domiciliari con le accuse di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta. La Polizia Tributaria della Guardia di Finanza ha eseguito i provvedimenti emessi dal GIP Valeria Ingenito, su richiesta del PM Maurizio Carbone. Questi i nomi degli arrestati: Valeriano Agliata di 53 anni; Pietro Mirimao di 73 anni; Paolo Bisceglia di 52 anni; Giovanni Perrone di 61 anni; Bruno Vitoantonio di anni40; Marcello Martire, dipendente civile della Marina Militare; ed Elena Corina Boicea, di anni 25, romena, compagna del comandante Di Guardo; Paolo Cesari, sottufficiale dei Carabinieri, al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari. Questi nuovi provvedimenti seguono quelli che hanno portato in carcere il capitano di vascello Giovanni Di Guardo, direttore di Maricommi Taranto, la prima donna ufficiale coinvolta con le stesse accuse, il tenente di vascello Francesca Mola, capo dell'ufficio contratti, anche lei a Maricommi Taranto. L'indagine ebbe origine a febbraio del 2014 ed esplose con l'arresto in flagranza di reato del capitano di fregata Roberto La Gioia, comandante del V° reparto. Furono le sue dichiarazioni a svelare il sistema di corruttela che prevedeva il versamento del 10% dell'appalto, per ottenere la liquidazione delle fatture.

Di Adolfo Antonello Giusti