Sindacati contro CTP Taranto: ‘Bloccati 40 autobus senza spiegazioni’

La denuncia delle Segreterie FIT-CISL e UILTRASPORTI

CRONACA
21.06.2024 22:04

Il 3 giugno 2024, con un ordine di servizio firmato dal direttore, sono stati bloccati 40 autobus Iveco Crossway immatricolati nel 2018 presso l’azienda CTP S.p.A. di Taranto. La ragione di questo provvedimento rimane ignota.

Le segreterie aziendali di FIT-CISL e UILTRASPORTI hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei lavoratori e degli utenti, chiedendo spiegazioni che, però, sono state vaghe, lasciando intravedere la volontà di nascondere le responsabilità del management. Esiste il sospetto che per mesi i dipendenti abbiano lavorato su autobus privi di certificazione di idoneità.

Raccomandate e stress per i dipendenti

In seguito al blocco, gli operatori di CTP Taranto hanno iniziato a ricevere raccomandate contenenti contestazioni gravi, con costi sostenuti dall’azienda. Queste comunicazioni hanno aumentato la preoccupazione e lo stress dei conducenti, già sotto pressione per la responsabilità eccessiva rispetto alle loro mansioni. Questa situazione rischia di compromettere il servizio giornaliero, in un momento critico per l’inizio del servizio balneare, caratterizzato da traffico intenso, temperature elevate e una viabilità precaria.

Condizioni di lavoro inadeguate

La direzione aziendale ha individuato un nuovo sito per il parcheggio degli autobus, situato in aperta campagna e privo di servizi igienici e di ristoro. Questo luogo, difficile da raggiungere e manovrare, ha già causato problemi ai conducenti durante il primo week-end di utilizzo.

Appello alle autorità

Le segreterie FIT-CISL e UILTRASPORTI ricordano che i lavoratori, oggi colpiti da misure disciplinari discutibili, fino a due mesi fa operavano con mezzi vecchi, spesso senza segnalare problemi per garantire il servizio pubblico. Le segreterie chiedono l’intervento del Consiglio di Amministrazione di CTP Taranto, della Provincia di Taranto, del dott. Melucci e del Consiglio Provinciale per fermare la gestione aziendale arbitraria e discutibile, evitando di dover portare la denuncia nelle sedi competenti.

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