Boxe: La Quero-Chiloiro chiude il 2018 da protagonista
Intanto, da Taranto viene lanciata una nuova sfida
La medaglia d’argento di Elio D’Alconzo ai Campionati italiani Youth, il titolo italiano dei pesi Medi sfiorato da Marco Boezio, l’argento di società conquistato alla Coppa Italia giovanile, il primo posto di club al Criterium regionale, le 22 medaglie conquistate nel dilettantismo nazionale e regionale, il 52.7% vincente nei 345 match dilettantistici affrontati dai propri atleti, le ventidue manifestazioni organizzate in Puglia, la partecipazione a venticinque trasferte affrontate lungo l’Italia dalla Lombardia alla Sicilia, i quattro successi su cinque nel professionismo, la prima partecipazione di un pugile tarantino ai Giochi del Mediterraneo con Francesco Magrì, il settimo podio consecutivo come miglior società d’Italia nel Merito. Sono questi i dati significativi della quarantottesima stagione della boxe della Quero-Chiloiro Taranto, che archivia il 2018 con nuovi dati positivi, “che ci spingono a proseguire sulla strada intrapresa dal sottoscritto nel 1970, vocata alla formazione degli atleti sotto il profilo psicologico ed agonistico. I risultati acquisiti sono uno sprone a continuare ad operare con entusiasmo nella nostra palestra di via Emilia a Taranto” sottolinea il pioniere della Quero-Chiloiro, il Maestro benemerito Vincenzo Quero.
IL CONTRIBUTO ALLA BOXE NAZIONALE Le statistiche federali del 2018 a cui ha contribuito la Quero-Chiloiro testimoniano la vitalità della società tarantina. Sono 476 i tesserati alla Federazione Pugilistica Italiana, con questa suddivisione: 13 dirigenti, 16 tecnici, 88 pugili (con 2 Pro), 290 amatori e 69 membri del settore giovanile. Dai 5 ai 13 anni del vivaio, dai 14 fino ai 65 anni, la società rossoblù offre un interessante contributo al pugilato italiano. Il tesseramento, dunque l’affiliazione alla disciplina sportiva del pugilato, è confortato dai risultati ottenuti nel 2018 dalla Quero-Chiloiro. Su 345 incontri dilettantistici affrontati, le vittorie sono state 182, con 55 pareggi e 108 sconfitte. Più della metà dei match dei singoli atleti è stato quindi vincente. Restando in tema agonistico del dilettantismo, il picco individuale nella stagione appena conclusa è stato toccato dal diciassettenne Elio D’Alconzo, che ha conquistato l’argento ai Campionati italiani della categoria “Youth”. Un metallo che fa cumulo nel trend ottenuto a livello dilettantismo, sugli scenari nazionale e regionale: 9 ori, 10 argenti e 13 bronzi.
LA BANDIERA TRICOLORE Nel 2018 la Quero-Chiloiro ha ottenuto un nuovo (doppio) riconoscimento dal Comitato Olimpico Nazionale. Dal Palazzo dello sport italiano sono giunte: la Palma di bronzo al merito tecnico a Cataldo Quero, event manager, allenatore, responsabile del settore giovanile federale pugliese e membro della commissione nazionale giovanile federale e responsabile dei tecnici di Puglia e Basilicata; la Stella di bronzo al merito sportivo all’atleta Francesco Magrì. Quest’ultimo è il simbolo della talentuosità allevata dalla Quero-Chiloiro, come punta di diamante della Nazionale italiana Olimpica classe 69 kg. Prolifica la sua attività in termini di presenze con la Nazionale azzurra, che nel 2018 ha visto il suo apice nella partecipazione al Torneo internazionale Bocksai di Debrecen ed ai Giochi del Mediterraneo di Spagna. Altra costante presenza azzurra è stata nel 2018 quella di Vitalba Clemente, un pezzo della nazionale Youth.
LA VETRINA DEL TERRITORIO Esportare il marchio sportivo e sociale di Taranto nella regione Puglia e nell’Italia intera. La “mission” continua ad essere perseguita proficuamente dalla Quero-Chiloiro Taranto, presieduta da Maria Lecci, che ha in Vincenzo Quero il Maestro benemerito e pioniere, coi figli Cosimo e Cataldo, coordinatori del settore tecnico. Le ventidue manifestazioni dilettantistiche organizzate in Puglia e Basilicata denotano una vitalità a livello agonistico, che porta in dote la condivisione con altre società sportive, con le quali negli anni la Quero-Chiloiro ha intessuto una proficua rete collaborativa finalizzata alla crescita dell’atletismo sul ring. Un altro dato significativo, per questo argomento, è rappresentato dalla 25 trasferte affrontate in giro per la Penisola, unitamente ai tornei ed ai campionati nazionali federali disputati. Il marchio esportato è quello del capoluogo jonico, “credendo fortemente che il nostro territorio sofferente – evidenzia il Maestro Vincenzo Quero – può crescere anche grazie all’attività sportiva che reclama una seria programmazione, atta a stimolare il silenzioso operato quotidiano di centinaia di dirigenti e tecnici per tutte le discipline in vita”. Nel 2018 il “manifesto locale” ha toccato la celebre pubblicità attraverso la diciassettesima edizione di successo del trofeo “Città di Taranto”. Lo scenario del Castello Aragonese, con la pregiata ospitalità del Comando Marittimo Sud della Marina Militare guidato dall’Ammiraglio Salvatore Vitiello, è stato il testimone del successo della Quero-Chiloiro nell’assalto alla prima società di Merito d’Italia della Skull Boxe Canavesana. Il sodalizio vissuto con quest’ultimo club, si muove nel solco di una rete collaborativa, che guarda alla crescita pugilistica territoriale, come denota il lavoro sinergico con la Pugilistica Taranto da ventiquattro anni.
LA SCUOLA DEL FUTURO Tra gli obiettivi centrati dalla Quero-Chiloiro nella stagione 2018 vi è anche quello della crescita del settore giovanile. I dati sono significativi: medaglia d’argento conquistata da società alla Coppa Italia, prima società di Puglia con la partecipazione a dieci “Criterium”, coi campioni regionali nelle categorie “Cuccioli”, “Cangurini”, “Canguri” e “Allievi” che racchiudono il range genetico dai cinque ai tredici anni. Nella palestra di via Emilia continua dunque ad essere prolifico il lavoro della formazione giovanile, “in stretta correlazione - sottolinea il tecnico Cataldo Quero - con l’attività scolastica di ogni tesserato, puntando alla crescita educativa e sportiva”.
L’ACUTO DEL PROFESSIONISMO Il marchio pugilistico della Quero-Chiloiro è attivo anche nel professionismo, settore di respiro internazionale della boxe. Nel 2018 sono stati cinque i match promossi, divisi tra i guantoni dei pugliesi Claudio Squeo e Marco Boezio. Il ventisettenne Claudio Squeo nel suo ritorno sul ring come “Massimo Leggero” ha calato un doppio successo, ottenuto tra aprile ed ottobre rispettivamente con Istvan Cun (7 vittorie, 12 sconfitte, 2 pari) e Yassin Habachi (5-12-4). Con il suo 2-0 Squeo ha portato a 3 successi il suo trend da professionista. Più pesante la biografia del ventisettenne Marco Boezio (6-3-1), che nel 2018 ha toccato il suo acume agonistico, sfiorando il titolo dei “Medi” con la sconfitta da “verdetto non unanime” in un match epico affrontato nella casa romana di Mirko Geografo il 22 settembre scorso. A distanza di meno di metà anno da quella sfida l’atleta della scuderia Quero-Chiloiro, nel prossimo febbraio, avrà una nuova chance per conquistare la “Corona” dei “Medi”, nell’assalto al titolo vacante con un altro avversario della Buccioni Boxing Team, Khalil Er Harraz (9-0-1).