Marino e Legrottaglie tra gli homeless della stazione di Taranto
Insieme all'associazione di volontariato "Aiutiamo la famiglia" di ispirazione evangelista
Hanno giocato in Serie A uno con la maglia del Napoli allo stadio “San Paolo” con Maradona, e l’altro con quella della Juventus allo stadio “Delle Alpi” di Torino con Del Piero, e insieme trascorreranno la sera dell’antivigilia di Natale alla stazione di Taranto con i clochard, per portare loro un po’ di conforto e una personale testimonianza di speranza.
Questa è la straordinaria parabola di Raimondo Marino e Nicola Legrottaglie, due ex calciatori che oggi condividono una profonda esperienza di fede evangelica, la stessa che vive anche Gionatan Scasciamacchia, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Taranto.
Domani, nella serata del 23 dicembre, a partire dalle ore 21.00 Raimondo Marino, Nicola Legrottaglie e Gionatan Scasciamacchia saranno alla stazione di Taranto per incontrare gli “ultimi”, i clochard che lì trascorrono la notte in solitudine, per portare loro generi di conforto e, soprattutto, la loro personale testimonianza della possibilità di trovare la via della redenzione nella parola di Cristo, la speranza di poter “cambiare vita” superando un difficile periodo esistenziale.
Con loro ci saranno i volontari dell’associazione “Aiutiamo la Famiglia” Onlus di Taranto, che spesso si recano nella stazione ferroviaria di Taranto per prestare conforto ai tanti “senza fissa dimora” che qui si riparano per passare la notte, distribuendo vestiario vario e alimenti.
Con loro anche i tanti ex clochard che, fin dal 1997, animano il Centro Betesda Onlus, in via Cesare Battisti a Taranto, una struttura in cui queste persone con alle spalle storie di emarginazione (tanti gli ex tossicodipendenti e ex alcolisti), vivono insieme aiutandosi l’un l’altro, trovando nella parola di Cristo la forza per continuare il loro percorso di cambiamento e di redenzione, il tutto senza un euro di contributo pubblico, ma solo sostenendosi con le donazioni e con il frutto dei lavoretti che riescono a fare.
Angelo Guarino, presidente di “Aiutiamo la Famiglia” Onlus, ha spiegato che «sono anni che ci dedichiamo a loro e abbiamo attrezzato il Centro Betesda, una “casa famiglia” in cui forniamo un tetto e la certezza di pasti caldi. Non è solo assistenza fine a se stessa: il nostro obiettivo finale è la loro integrazione sociale e il recupero delle loro relazioni familiari e personali. Naturalmente solo per chi è consenziente e sceglie autonomamente di fare questa esperienza, mentre gli altri, dei quali rispettiamo la scelta di vita, ricevono comunque una parola di conforto e assistenza».
“Nel Centro Betesda cerchiamo – continua Angelo Guarino – di farli sentire utili e partecipi, non solo assistiti, inserendoli in diverse nostre attività, come il mercatino in cui, per finanziarci, vendiamo mobili e quant’altro recuperiamo da donatori, oggetti che i nostri ragazzi rimettono in sesto».
Angelo Guarino lancia poi un appello: «oltre ai generi di prima necessità, come coperte e vestiario, in questi giorni abbiamo bisogno di alimentari di ogni genere per preparare il Pranzo di Natale che offriremo, presso il Centro Betesda, a tutti gli homeless e gli indigenti che vorranno parteciparvi!».
Angelo Guarino illustra poi in dettaglio la situazione a Taranto dei senza fissa dimora: «da mesi stanno aumentando gli homeless che passano la notte alla stazione, tante persone che la crisi ha spinto nell’indigenza, gente che magari aveva un lavoro e una vita dignitosa, non abituata a vivere in strada tra gli stenti, disperati che, per senso di dignità, stentano a cercare aiuto nell’istituzioni di un welfare con i fondi ridotti, che si sono aggiunti ai clochard “tradizionali” o ai tanti, come ex tossici e alcolizzati, reietti dalla società».
«Solo le associazioni di volontariato – ha continuato Angelo Guarino – sono in grado di svolgere una azione di prossimità andando a scoprire il disagio dove si nasconde, aiutando i tanti bisognosi senza alcuna formalità e dando loro anche, e direi soprattutto, un po’ di calore umano».
Gli interessati possono contattare l’associazione di volontariato “Aiutiamo la Famiglia” Onlus, via Oberdan n.27 a Taranto (cell. 340.6020452).