Taranto: Presunta truffa concorso Amiu, Musillo ‘Sindaco Melucci risponda’
Dopo il blitz della Squadra Mobile, sul fronte dell’amministrazione comunale e del sindaco tutto tace
La vicenda del presunto concorso pubblico truccato, destinato alla selezione di ispettori ambientali all’interno dell’AMIU, o se preferite Kyma Ambiente (anche se lo sanno tutti che la nuova titolazione è solo una mera operazione di marketing), è una pagina triste della pubblica amministrazione cittadina, che la Magistratura avrà il compito di appurare rispetto ad ipotesi di reato o alle presunte irregolarità.
La classica goccia che ha fatto travasare un vaso su cui, però, il ruolo di vigilanza e controllo da parte del socio unico della municipalizzata all’igiene urbana, ovvero il Comune di Taranto sarebbe stato innegabilmente opportuno.
Così, in attesa di capire se quella trama scoperta dagli inquirenti possa produrre anche misure più incisive, credo che si debba chiedere proprio al Sindaco di Taranto, di quali altri elementi abbia bisogno per cambiare il corso di una società che oltre all’ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti, disattende in maniera netta la sua missione.
E’ stato pubblicato, infatti, in questi giorni, il report di Legambiente Puglia, sostenuto dalla Regione e dall’ANCI, sui comuni “ricicloni” dello stivale. Il fallimento di AMIU-Kyma è tutto in quei freddi dati e percentuali della XIV edizione del Report, e in questo caso le informazioni sono disaggregate e quindi non si può scaricare nessuna responsabilità sui Comuni della provincia.
Nella classifica dei capoluoghi di provincia pugliesi Taranto, con la sua gestione AMIU-Kyma è ultima e con una percentuale indecente di raccolta differenziata. A fronte di una delle eco-tasse più esose del territorio regionale, il Comune di Taranto, risulta avere una quota di raccolta differenziata di solo il 25%. Di noi fanno meglio tutti: Foggia con il 28,2, Bari con il 38,3, Brindisi con il 47,6, Andria con il 60, Lecce con il 64,3 e Trani e Barletta che superano rispettivamente il 76 e il 69 per cento.
Dopo il blitz degli agenti della mobile, giovedì scorso, all’interno dei locali della Scuola volontari dell’Aeronautica Militare, dove si stava svolgendo la prova scritta del concorso per ispettori ambientali, abbiamo appreso dalla stampa che il Cda ha sospeso in autotutela il concorso. Ma sul fronte dell’amministrazione comunale e del sindaco tutto tace.
Cosa intende fare il sindaco di fronte a questi sospetti di reato?
Cosa intende fare per riportare la fiducia dei cittadini che a quel concorso pensavano di poter accedere con pari opportunità degli altri probabilmente informati sulla prova d’esame?
E cosa pensa di fare di fronte a un disastro generalizzato che dimostra che all’interno di quella partecipata c’è un Cda che intasca gettoni e lauti compensi ma è evidente, senza nessuna competenza in materia! (Walter Musillo, consigliere comunale Gruppo Misto di minoranza)