Passiatore: ‘Su principi sportivi e meritocrazia non transigo’

Il tecnico spiega perché si è arenata la sua trattativa col Taranto

Francesco Passiatore
TARANTO
29.12.2024 16:43

(Di Dante Sebastio)

Passiatore, sembrava tutto fatto per il tuo ritorno sulla panchina del Taranto, tanto che il 28 dicembre avresti dovuto dirigere il primo allenamento: poi, cosa è successo?

“Effettivamente, gli accordi iniziali prevedevano che il 28 dicembre dirigessi il mio primo allenamento, con il mercato e la gestione sportiva affidati interamente a me. Dopo tre giorni di trattativa, mi è stata prospetta la possibilità che Sapio potesse collaborare con l’area tecnica. Alla mia titubanza i colloqui si sono interrotti. Perché il nostro modus operandi è differente”.

Che programma avevi stilato con il presidente Giove?

“La strategia prevedeva l’acquisizione di giocatori di proprietà, valorizzazioni e minutaggio con giovani provenienti da categorie superiori, per costruire un progetto solido non solo nell’immediato, ma anche con prospettive a lungo termine”.

Se Giove decidesse di accettare le tue “condizioni”, torneresti a trattare?

“Non parlerei di condizioni, ma di accordi che mirano al bene della squadra e della città. L’obiettivo è affrontare il girone di ritorno senza subire umiliazioni: per me, valori come dignità e professionalità sono molto importanti“.

Cosa ti aveva spinto ad accettare Taranto in una situazione così difficile?

“La Serie C è un palcoscenico affascinante, ma l’ho detto chiaramente al presidente: voglio lavorare con serietà e meritocrazia, onorando la maglia. Non sono disposto a scendere a compromessi, soprattutto quando sono io a dovermi assumere le responsabilità. Sul rispetto dei principi sportivi sono intransigente”.

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