Tennis Tavolo: Cala il sipario sulla stagione dell’Olimpia Martina
Con la settima gara di ritorno si spengono i riflettori sui campionati a squadre 2017/2018. Una stagione, benché non ancora terminata (rimangono da disputare i tornei individuali), senza ombra di dubbio straordinaria quella che il sodalizio presieduto da Giuseppe Serio si appresta ad annoverare nell'almanacco della sua storia. Nuovamente a far parlare della società pongistica martinese sono stati i numeri, nonché i risultati sportivi conseguiti, segno di una programmazione attenta, scrupolosa e perciò ricca di soddisfazioni.
Si è partiti con l'iscrizione di 6 rappresentative, un altro record rispetto alla precedente edizione.
Una, quella di punta, impegnata nella competizione nazionale: la serie C1.
Due schierate in D1 e addirittura tre in serie D2.
Straordinario anche il numero dei praticanti che da settembre ad oggi ha ampiamente superato le 50 unità. E tra questi, il numero più emblematico: 15, tanti sono gli under 12, sia maschietti che femminucce che hanno deciso di cimentarsi con il tennis tavolo.
Tutto ciò è stato possibile grazie al tenace lavoro svolto dai tecnici della società e degli sparring, indubbiamente encomiabile. Soprattutto se si pensa che Altavilla, Raguso, Santoro e Serio, sono stati coinvolti in altri progetti. Ricordiamo a tale scopo Racchette di Classe che ci ha permesso di far conoscere il ping pong anche nella Scuola Elementare Marconi e, ovviamente (constatata la longevità) il progetto con cui ormai da diversi anni facciamo giocare da settembre a maggio, ogni sabato mattina, due classi della scuola prima Chiarelli.
Positivo anche il supporto dei sostenitori che hanno affiancato il loro nome alle varie formazioni del TT Olimpia Martina e che ci piace ricordare: Super Bar Carriero, Supermercati Sigma, Alter Discount, Sartoria Simone e Aitec. E sull'ultimo marchio, quello della famiglia Nardelli, non si può non ricordare il momento più duro, quello terribile che ha mortificato e straziato gli animo e che lascerà indelebile il segno nei cuori di tutti i tesserati: la prematura dipartita di Lello, avvenuta il 26 gennaio scorso.
Tornando alla cronaca dell'ultimo turno, registriamo che in C1, la Super Bar Carriero, già salva, non ha fatto sconti in Salento, laddove si è imposta, sul fanalino di coda Galatina, per 5 a 1.Si archivia con un successo, pertanto, l'avventura della compagine dell'Olimpia impegnata nell'ostico torneo nazionale con un apprezzabile 5° posto. Una posizione che, alla vigilia della competizione, sembrava insperato, considerati i valori tecnici e l'esperienza delle altre compagini e della parziale rivoluzione operata dal presidente in seno al terzetto con l'innesto, fortemente voluto, del sedicenne Fabio Tundo.
I martinesi, invece, soprattutto negli scontri diretti, ha saputo tirare il meglio di sé, riuscendo a conquistare i punti necessari per raggiungere l'obiettivo dichiarato ad inizio stagione.Il terzetto composto da Raguso Donato, da capitan Convertini Claudio e dal neo arrivato Tundio Fabio, ha, senza ombra di dubbio meritato, questo piazzamento ed ora si gode, assieme al presidente Serio Giuseppe, questo risultato, prima ancora di ricominciare a pianificare il futuro.
Obiettivo raggiunto anche negli altri campionati nei quali sono stati impegnati gli altri teams del sodalizio di via Carmine.In D1, entrambe le formazioni hanno rispettato pienamente ciò che la società si era prefissata in fase di programmazione.La Super Bar Carriero, favorita ai nastri di partenza, non ha deluso le aspettative. Con 13 vittorie su 14 gare disputate ha meritatamente festeggiato la promozione in C2, staccando la diretta inseguitrice di ben 5 lunghezze, un'enormità se si pensa che al giro di boa il Castellana era sopra di 2 punti.I protagonisti, tutti atleti martinesi, di questo strabiliante cammino sono stati Buzzerio Francesco, Caroli Giorgio e il quattordicenne Serio Gioele.Anche l'altra squadra iscritta in D1, quella targata Supermercati Sigma, si è fatta ben valere. Il 3° finale ne è la prova di un campionato disputato e giocato sempre con determinazione e sagacia tecnica. Farinato Alessandro, Fontana Martino, Santoro Maurizio e Altavilla Stefano, sono stati sicuramente la sorpresa dell'intero girone che spaziava dal provincia di Bari a quella leccese, passando per Brindisi.
In D2, i 3 roosters erano stati costruiti combinando la lucidità tattica dei veterani con l'inesperienza degli under alle loro prime performance. L'esperimento, a posteriori, si può dire centrato, azzeccato e riuscito. Ha di fatto consentito alle nuove leve del vivaio di scendere in campo con la massima serenità e di vivere l'agonismo senza grosse apprensioni da un lato e dall'altro di acquisire le competenze tecnico tattiche utili per il futuro. Anche dal punto di vista dell'empatia, della sinergia, degli equilibri, ha funzionato alla perfezione. Merito dei capitani e dei veterani: Rodio Francesco, Caroli Nicola e Semeraro Giovanni, per la Supermercati Sigma; di Rosato Giuseppe, Fumarola Luca, Chirulli Josed, Mancini Federico e Topo Angelo per l'Alter Discount e di Simone Tony, Maggiore Umberto e del compianto Nardelli Lello per la Sartoria Simone-Aitec.Un plauso, infine, va fatto ai veri protagonisti, ai nostri giovani appunto, che hanno saputo rispettare gli impegni, che hanno saputo far gruppo, che hanno imparato a dosare le emozioni delle vittorie e ovviamente delle sconfitte: Campanella Alessandro, Lodedo Davide, Rodio Vito e Simone Matteo, Annicchiarico Riccardo.
Alle formidabili prove offerte da tutte le rappresentative, infine, occore sommare quelle arrivate dalle prestazioni individuali. Gli atleti martinesi sono sempre tornati a casa, a conclusione dei vari tornei a cui hanno partecipato, regalando almeno un podio alla società.
La strada intrapresa è, certamente, quella giusta: umiltà, passione, determinazione.