Dellisanti: "Con questo Taranto, avrei stravinto il campionato"
- Franco Dellisanti, in base alla sua esperienza, quante possibilità ci sono che il Taranto possa recuperare il distacco dal primo posto?
"Stiamo assistendo a un campionato strano, molto livellato, anche se di scarso valore. Nessuna squadra può sentirsi al sicuro e nessuna squadra deve darsi per vinta: può succedere davvero di tutto. Il Taranto ha le potenzialità per operare la rimonta, ma deve essere più convinto e concreto. Su campi come quello di Isola Liri devi andare a vincere, altrimenti un pareggio equivale a una mezza sconfitta".
- Da allenatore, come spiega il fallimento di Campilongo?
"Non posso pensare che un tecnico con il suo curriculum possa essere diventato brocco all'improvviso. Probabilmente ha accettato senza la necessaria convinzione e quando non credi in un progetto trasmetti queste sensazioni a tutto l'ambiente. Non è mai riuscito a legare con il gruppo risultando sin dall'inizio un corpo estraneo. Per una categoria come la Serie D, Campilongo è un lusso, evidentemente è mancata la chimica giusta".
- Dopo l'esonero è circolato anche il suo nome: si sarebbe aspettato una chiamata?
"A Elisabetta e Tonio mi Lega un rapporto che va al di là del calcio. In tutta onestà, una chiamata me la sarei aspettata e se fosse arrivata avrei allenato anche gratis. Perchè quando si tratta del Taranto, non è mai una questione di soldi. Potrò sembrare immodesto, ma se mi avessero affidato questa squadra avrei stravinto il campionato. Non voglio passare per presuntuoso, ma ritengo di conoscere questa categoria come le mie tasche. Mi sarebbe piaciuto sedere sulla panchina rossoblu, ma ora c'è Michele al quale auguro tutto il bene possibile".
- Cazzarò sembra aver restituito un po' di serenità all'ambiente.
"Michele è un ottimo ragazzo e un allenatore dalle grandi potenzialità. Il suo arrivo ha dato serenità a uno spogliatoio che non aveva legato con il tecnico precedente. In questo caso, però, la responsabilità va attribuita ai calciatori, soprattutto a quelli più anziani che avrebbero dovuto parlarne con la dirigenza per risolvere i problemi. Al contrario, si è perso solo del tempo e terreno in classifica".
- Torniamo al campionato, cos'ha la Virtus più delle altre?
"Organizzazione di gioco e una programmazione che viene da lontano. L'intelaiatura della squadra che nella passata stagione aveva dominato in Eccellenza non è stata smantellata, ma puntellata nei ruoli più importanti. Si trova meritatamente in testa e credo che questo campionato possa solo perderlo. Anche se, ripeto, il livello di questa stagione è molto più basso di quelle precedenti".
- Domenica arriva a Taranto il "suo" Torrecuso, che partita sarà?
"La differenza tecnica tra le due squadre è notevole e lontano dalle mura amiche il Torrecuso non si fa rispettare come in casa. Resta comunque una squadra rognosa, da affrontare con il giusto approccio. Verrà a Taranto per non prenderle e bisogna avere la pazienza di attendere il momento giusto".