Taranto: 14 marittimi Costa Favolosa positivi al covid

La nave da crociera attualmente è ormeggiata nel porto tarantino

CRONACA
30.05.2020 17:57


Dalla nave da crociera al reparto dedicato Covid-19 dell’ospedale «Miulli» di Acquaviva delle Fonti. Sono stati ricoverati nel nosocomio barese 14 marittimi della nave da crociera «Costa Favolosa», ormeggiata attualmente a Taranto, tutti risultati positivi al test del Coronavirus. Si tratta di 5 filippini, 5 indonesiani, 3 indiani e un honduregno. Avrebbero un’età compresa fra i 18 e i 43 anni e fra di loro ci sarebbero due ragazze. I 14 imbarcati sul «gigante dei mari» lungo quasi 300 metri e alto 52 metri fanno parte dell’equipaggio composto da 674 persone, tutti già in quarantena bordo dopo un lungo viaggio iniziato ai Caraibi e che ha visto la nave passare da Marsiglia e da Tunisi. La «Costa Favolosa» ha fatto il suo ingresso nel porto di Taranto oltre un mese fa, il 25 aprile scorso, con a bordo solo l’equipaggio e nessun turista - passeggero. I 14 marittimi contagiati sono risultati tutti asintomatici, tutti in discrete condizioni fisiche a quanto si apprende da fonti non ufficiali del nosocomio, e ora con il loro trasferimento ad Acquaviva, il reparto dell’ospedale barese dedicato alla cura degli ammalati di Coronavirus ha visto raddoppiare il numero dei ricoverati in cura. A commento della notizia, il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci, ha avuto parole di elogio nei confronti dello staff sanitario del «Miulli», sottolineando che questo ospedale risulta «la struttura ospedaliera con il più basso numero di decessi da Coronavirus». Ma torniamo alla grande nave da crociera. L’odissea della «Costa Favolosa» è iniziata nella prima settimana di aprile, quando il contagio da Coronavirus ha provocato la morte di un membro dell’equipaggio negli Stati Uniti, nell’ospedale della cittadina di Hialeah, in Florida, sobborgo di Miami. Da quel «maledetto» 4 aprile è iniziata la navigazione in quarantena fino al porto di Taranto, senza turisti a bordo (la crociera annullata ha «colpito» infatti un gruppo di italiani in Repubblica Dominicana) fino all’arrivo a Taranto appunto il 24 aprile scorso, su specifica richiesta all’Autorità portuale e al Comune del ministro delle Infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli. Qui ha gettato l’ancora fra non poche polemiche, smorzate dalle rassicurazioni del sindaco della città, Rinaldo Melucci, sul fatto che chi era a bordo non sarebbe sbarcato e che sarebbero stati applicati tutti i protocolli di sicurezza, comprese le visite mediche periodiche che hanno appunto portato al ricovero dei 14 marittimi ora nell’ospedale barese. Per ricambiare l’ospitalità, la Compagnia Costa Crociere ha recentemente donato 7 tonnellate di cibo al Comune di Taranto in favore delle persone colpite dagli effetti economici e sociali dell’emergenza da Coronavirus. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Taranto: 5 giugno 1983, una delle partite più drammatiche
Coronavirus: Donna pugliese sconfigge covid a 99 anni