Luigi Spinzi
Luigi Spinzi

La giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro e celebrata il 28 aprile, torna a porre al centro del dibattito il tema della tutela dei lavoratori. “La riflessione deve tradursi in azione concreta” ha dichiarato Luigi Spinzi, segretario generale della Cisl Taranto Brindisi, sottolineando come la prevenzione debba rimanere una priorità imprescindibile.

“Politica, istituzioni e parti sociali devono assumersi la responsabilità di superare superficialità, errori e omissioni”, ha ribadito Spinzi, richiamando la necessità di mettere sempre la persona e la sua dignità al centro dei cicli produttivi, ancor prima del prodotto finale.

La Cisl Taranto Brindisi punta da sempre sulla prevenzione contro infortuni, malattie professionali e nuovi rischi, soprattutto in un contesto industriale e tecnologico in rapida trasformazione. “L’introduzione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali apre opportunità, ma anche nuovi pericoli che vanno governati”, ha spiegato.

La giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro e celebrata il 28 aprile, torna a porre al centro del dibattito il tema della tutela dei lavoratori. “La riflessione deve tradursi in azione concreta” ha dichiarato Luigi Spinzi, segretario generale della Cisl Taranto Brindisi, sottolineando come la prevenzione debba rimanere una priorità imprescindibile.

“Politica, istituzioni e parti sociali devono assumersi la responsabilità di superare superficialità, errori e omissioni”, ha ribadito Spinzi, richiamando la necessità di mettere sempre la persona e la sua dignità al centro dei cicli produttivi, ancor prima del prodotto finale.

La Cisl Taranto Brindisi punta da sempre sulla prevenzione contro infortuni, malattie professionali e nuovi rischi, soprattutto in un contesto industriale e tecnologico in rapida trasformazione. “L’introduzione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali apre opportunità, ma anche nuovi pericoli che vanno governati”, ha spiegato.

Il segretario ha ricordato come la sicurezza debba essere considerata un investimento e non un costo, soprattutto in un territorio come quello di Taranto e Brindisi segnato da una difficile transizione industriale, ambientale e digitale.

“Troppe famiglie piangono chi non è tornato a casa dal lavoro”, ha osservato Spinzi, citando le tante tragedie degli ultimi mesi. La Cisl insiste su un approccio che vada oltre i luoghi di lavoro, coinvolgendo anche il contesto sociale ed economico in cui operano imprese e lavoratori.

Con l’adozione del decreto n. 195 del 17 dicembre 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha varato un Piano integrato per la salute e sicurezza che, secondo la Cisl, rappresenta un passo avanti: “La sicurezza deve diventare un valore fondante, nella vita quotidiana come nel lavoro”.

Il piano prevede azioni sinergiche tra istituzioni, imprese, scuole e lavoratori, incentivando la formazione, sostenendo le aziende virtuose e rafforzando le attività ispettive, con particolare attenzione al contrasto del lavoro nero e del caporalato, soprattutto nei settori dell’Agricoltura e dell’Edilizia.

“Non partiamo da zero”, ha ricordato Spinzi, citando i protocolli di legalità siglati con le Prefetture di Taranto e Brindisi grazie alla Fai Cisl, e il contributo alla legge regionale n. 8/2014, ancora oggi utile nella lotta agli infortuni.

Per la Cisl Taranto Brindisi, la sfida è partecipare al cambiamento con competenza ed etica. Le Rsu e i Rls svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la prevenzione all’interno delle aziende, cercando di impedire il verificarsi di eventi tragici.

“La giornata mondiale deve spingere anche i datori di lavoro e i responsabili aziendali della sicurezza a rinnovare il proprio impegno”, ha aggiunto Spinzi, denunciando come molta parte degli infortuni più gravi resti ancora sommersa, invisibile, nei settori irregolari.

Nonostante un quadro normativo già articolato, secondo la Cisl è urgente garantire la piena applicazione delle regole, incrementare la formazione dei lavoratori e rendere più efficace il sistema ispettivo, affinché nessuno debba più pagare con la vita la mancanza di prevenzione.

Il segretario ha ricordato come la sicurezza debba essere considerata un investimento e non un costo, soprattutto in un territorio come quello di Taranto e Brindisi segnato da una difficile transizione industriale, ambientale e digitale.

“Troppe famiglie piangono chi non è tornato a casa dal lavoro”, ha osservato Spinzi, citando le tante tragedie degli ultimi mesi. La Cisl insiste su un approccio che vada oltre i luoghi di lavoro, coinvolgendo anche il contesto sociale ed economico in cui operano imprese e lavoratori.

Con l’adozione del decreto n. 195 del 17 dicembre 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha varato un Piano integrato per la salute e sicurezza che, secondo la Cisl, rappresenta un passo avanti: “La sicurezza deve diventare un valore fondante, nella vita quotidiana come nel lavoro”.

Il piano prevede azioni sinergiche tra istituzioni, imprese, scuole e lavoratori, incentivando la formazione, sostenendo le aziende virtuose e rafforzando le attività ispettive, con particolare attenzione al contrasto del lavoro nero e del caporalato, soprattutto nei settori dell’Agricoltura e dell’Edilizia.

“Non partiamo da zero”, ha ricordato Spinzi citando i protocolli di legalità siglati con le Prefetture di Taranto e Brindisi grazie alla Fai Cisl, e il contributo alla legge regionale n. 8/2014, ancora oggi utile nella lotta agli infortuni.

Per la Cisl Taranto Brindisi, la sfida è partecipare al cambiamento con competenza ed etica. Le Rsu e i Rls svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la prevenzione all’interno delle aziende, cercando di impedire il verificarsi di eventi tragici.

“La giornata mondiale deve spingere anche i datori di lavoro e i responsabili aziendali della sicurezza a rinnovare il proprio impegno”, ha aggiunto Spinzi, denunciando come molta parte degli infortuni più gravi resti ancora sommersa, invisibile, nei settori irregolari.

Nonostante un quadro normativo già articolato, secondo la Cisl è urgente garantire la piena applicazione delle regole, incrementare la formazione dei lavoratori e rendere più efficace il sistema ispettivo, affinché nessuno debba più pagare con la vita la mancanza di prevenzione.