Andria-Taranto: Papagni, ‘Sfida tra due grandi difese’

Il tecnico, doppio ex, ripercorre con Blunote alcuni momenti della sua carriera sulle panchine delle due squadre

TARANTO
Alessio Petralla
12.02.2019 17:08

I tarantini lo ricordano e lo ricorderanno sempre con affetto e stima l'ex tecnico Aldo Papagni che in veste di doppio ex, a Blunote, presenta il derby di domenica prossima, immergendosi nei ricordi e attaccando dal commentare il campionato di serie D/H: "In testa è diventata una bella lotta a tre che si sta rivelando molto avvincente. Nessuno molla, soprattutto nell'ultimo mese e mezzo. Il Taranto ha confezionato otto vittorie di fila e ciò vuol dire che è una squadra compatta. Non sono da meno nè il Cerignola e nè il Picerno che mercoledì pomeriggio recupererà la sfida con il Nola che, ai lucani, può valere il ritorno in vetta. Questa fase del campionato non permette doppi passi falsi anche se uno può essere rimediabile".

FIDELIS ANDRIA-TARANTO: "Metterei in secondo piano le polemiche di questi giorni. Il mio auspicio è, visto che ho allenato per cinque anni ad Andria e per quattro a Taranto, rivedere i due stadi stracolmi e con grandi coreografie, anche quando si sfidano tra di loro (la trasferta sarà vietata ai tarantini). Ricordo un Fidelis Andria-Taranto in cui ero seduto sulla panchina ionica. Vincemmo 0-1 grazie ad un gol di De Liguori: in quella circostanza la curva sud era totalmente rossoblù mentre il resto dello stadio biancoazzurro. Fu un grande spettacolo. Sono legatissimo a queste due piazze e spero di rivedere, quanto prima, certi spettacoli coreografici magari in altre categorie. La gara? Leggendo la classifica si nota che si affrontano due formazioni che hanno due grandi difese: i baresi hanno subito soltanto 15 gol mentre gli ionici 18 prendendone, ultimamente, soltanto due (con Cerignola e Nola). E' un dato significativo perchè vuol dire che sono molto ben organizzate nella fase di non possesso. Gara da tripla in cui è difficilissimo emettere un pronostico".

TARANTO: "Devo dire la verità, di Taranto ho tantissimi ricordi. Vincere il campionato di serie C2 ai play off con il Rende e poi sfiorare la serie B sempre nei play off l'anno dopo è stato qualcosa di incredibile. Anche, qualche anno fa, in serie D, se vogliamo dirla tutta, abbiamo vinto noi viste le ingiustizie subite tanto che dopo quattordici mesi furono tolti, in un'altra categoria, i punti al Matera. Facemmo 53 punti chiudendo con la miglior difesa e il miglior attacco: fummo scippati dal regolamento. Tornando ai play off con l'Avellino in serie C1 perdemmo nel finale in Campania imbottiti di esordienti come Mancini, Zito, Cosenza e Cejas, con calciatori di media età come Catania e Toledo e con i tre vecchietti terribili Ambrosi, De Florio e Cammarata. I play off all'epoca si raggiungevano classificandosi tra le prime cinque e non tra le prime dieci come succede oggi...".

ANDRIA: "Anche con la Fidelis Andria ho avuto modo, il secondo anno, di disputare i play off. Arrivai in corso d'opera e salvai la squadra in serie C2. L'anno dopo, appunto, giocammo gli spareggi con il Vittoria pareggiando 0-0 all'andata e 1-1 li in Sicilia: per la differenza reti passarono loro che vinsero la finale e salirono in C1. Noi, però, in estate fummo ripescati. E', davvero, un bel ricordo. Altro campionato e altro bel risultato che ottenni ad Andria è stato quello della scorsa stagione quando presi la squadra a un punto dall'ultimo posto. Nel girone di ritorno avemmo una media play off, totalizzando ben 25 punti con una squadra abbastanza giovane. Ci salvammo senza play out ma poi ci fu la mancata iscrizione che ha condannato i baresi all'attuale serie D".

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