Castellaneta: Serata dedicata al dibattito su stato attuale sanità in Italia
Sintesi dell'incontro con Boccia, Costa e Scaccabarozzi
Ieri sera, domenica 25 luglio, presso il sagrato della Chiesa dei Santi Francesco e Chiara a Castellaneta, si è tenuto l’evento “La sanità che vorrei”, all’interno dell’iniziativa Magna Grecia Awards & Fest 2021: un importante momento di confronto e dibattito sulla situazione sanitaria nazionale, con un focus sul delicato tema dei vaccini, moderato da Fabio Salvatore e Nunzia De Girolamo. Sono intervenuti sul palco l’On. Andrea Costa Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute,Massimo Scaccabarozzi Presidente Farmindustria, Filippo Anelli Presidente Ordine Nazionale Medici, Gianmarco Surico Direttore Rete Oncologica Regione Puglia, Leonardo Vincenti medico chirurgo ed Ettore Mautone giornalista de Il Mattino. Andrea Costa dichiara: «Credo che chi oggi decide volontariamente di non vaccinarsi compia un atto di irresponsabilità, perché mette a rischio la propria vita e quella degli altri. Il Green Pass non è uno strumento che limita la libertà ma anzi la garantisce, dandoci la libertà di scongiurare eventuali ulteriori chiusure». Prosegue poi sulla riapertura delle scuole: «L’obiettivo è di riaprire l’anno scolastico in presenza perché in tante realtà la scuola è anche inclusione sociale. A questo proposito, sono favorevole all’introduzione dell’obbligo vaccinale per il personale docente. Nei confronti di alcune categorie infatti, se il problema dovesse persistere, credo che la politica sarà chiamata a fare delle riflessioni sull’inserimento dell’obbligatorietà, come è stato già fatto per il personale sanitario». Massimo Scaccabarozzi afferma «Sui vaccini si è detto di tutto e di più ma solo in chiave negativa; la ricerca invece ha funzionato, c’è stato un sistema logistico incredibile e credo si debbano fare i complimenti al Gen. Figliuolo perché ha fatto qualcosa di straordinario per ottenere questo risultato. Pensate che i progetti di vaccini nel mondo sono quasi 300, di cui 108 in sperimentazione clinica, e ad oggi ne sono arrivati a noi solo 4. Purtroppo la ricerca ha un iter lungo e oneroso, non è un percorso certo e non da garanzie di successo. Pensare, anche solo sei mesi fa, che saremmo arrivati oggi a 65 milioni di dosi somministrate, sarebbe stato un sogno. Ci sono ancora scorte e continueranno ad arrivare vaccini per giungere, speriamo presto, all’immunità di gregge». La serata ha visto anche la presenza dell’On. Francesco Boccia protagonista di Agorà, appuntamento dedicato a temi di interesse sociale, civile e politico, che ha affrontato diversi argomenti, tra cui la condizione di emergenza a Roma, sovrastata dai rifiuti e dai problemi legati ai trasporti e alle periferie, e la situazione post pandemica e vaccinale in Italia. Queste le sue parole: «Mi rivolgo a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini, che invocano il patriottismo. È patriottismo vaccinarsi, è patriottismo seguire i consigli dei medici, è patriottismo rispettare il lavoro che si fa nelle corsie degli ospedali, non è patriottismo cavalcare la rabbia, cavalcare la rabbia dei commercianti in difficoltà, cavalcare la rabbia delle discoteche chiuse, cavalcare la rabbia di chi non può fare una cosa è la cosa più semplice da fare, sul piano politico, per prendere qualche voto la settimana dopo, ma non si risolvono i problemi. Io dico semplicemente che la politica che cavalca la rabbia e la protesta non è una politica che fa bene al Paese, senza alimentare gli scontri. Se davvero crediamo nella democrazia che ci hanno regalato i nostri nonni, la libertà e la democrazia la difendiamo se proteggiamo la salute dei più deboli e del prossimo». (CS)