Taranto: C'era una volta... Taranto-Milan 3-0
Annata calcistica 1980-1981. Il Taranto del compianto Donato Carelli è pronto a disputare il suo dodicesimo campionato di fila in Serie B. La stagione non parte nel migliore dei modi, la società ionica è costretta a fare i conti con una penalizzazione di 5 punti per il coinvolgimento nel presunto illecito sportivo nella partita con il Palermo giocata il 9 dicembre del 1979. Nonostante il -5 sul groppone, tutto l'ambiente rossoblù riparte con la prospettiva di ben figurare nella difficile stagione ormai alle porte. È il Taranto di Giovanni Seghedoni, confermato sulla panchina rossoblù dopo il buonissimo finale di campionato della stagione precedente, impreziosito dal raggiungimento della salvezza. Il tecnico modenese, passato alla storia per la promozione in Serie A ottenuta alla guida del Catanzaro, può contare su un parco giocatori di buonissima caratura tecnica. Alle conferme dei vari Pavone, Dradi, Picano e Scoppa, il club ionico affianca i "nuovi" Cassano, Ciappi, Fabbri, Mucci, Gori, Fagni, Chiarenza, Falcetta, Cannata e Mutti. Dopo un inizio convincente, gli ionici riescono ad annullare il -5 già alla quinta giornata, ottenendo tra l'altro due vittore casalinghe di fila ai danni di Varese e Bari. Il sentitissimo derby con i galletti viene deciso da un gol dell'attaccante Fagni, bravo nel realizzare la rete decisiva. Con una serie di tre sconfitte e un filotto di due vittorie si arriva alla fatidica tredicesima giornata: è il 7 dicembre 1980 quando a Taranto si presenta il Milan dei campioni, costretto a ripartire dalla B dopo la retrocessione dell'anno precedente causata dal coinvolgimento dei rossoneri nello scandalo del calcioscommesse. E' il Milan di Baresi, Piotti, Tassotti, Collovati, Maldera, Minoia, Novellino, Cuoghi, Romani, Buriani, Antonelli, una squadra eccezionale allenata da mister Giacomini, obbligato a riportare da subito i rossoneri nella massima serie. Nella settimana che porta alla partita, entusiasmo alle stelle nella città dei due mari: la tifoseria ionica si stringe attorno alla squadra riempiendo lo Iacovone in ogni ordine di posto. Seghedoni può contare su tutti gli uomini a disposizione, schierando per l’occasione la temibilissima coppia d’attacco composta da Cassano e Mutti. Il Milan arriva alla sfida dovendo fare i conti con le assenze pesanti di Piotti e Collovati. Dopo l’ingresso in campo delle due squadre davanti a una folla festante, la partita inizia con una netta supremazia territoriale dei rossoneri che tuttavia non riescono a trovare la via del gol. Quando il primo tempo sembra incanalarsi sullo 0-0, ci pensa Bortolo Mutti a far venire giù lo Iacovone sbloccando la partita con un perfetto colpo di testa che trafigge l’estremo difensore rossonero Vettore. La prima frazione di gioco si conclude con il Taranto in vantaggio tra l’incredulità generale. Ad inizio ripresa il tecnico dei rossoneri apporta qualche modifica tattica alla sua squadra per cercare di recuperare. Dopo le sostituzioni degli spenti Maldera e Battistini, il Milan si riversa in avanti tentando qualche sortita, ma senza impensierire Ciappi. Mentre il tempo scorre inesorabile, al minuto 81 arriva l’impensabile: dopo una serpentina spettacolare, Cassano ridicolizza è ubriaca Franco Baresi centrando il raddoppio che manda in estasi i tifosi rossoblu assiepati come sardine sui tubi innocenti dello Iacovone. Nessuno può credere a quanto sta accadendo: il Taranto conduce per 2-0 su un Milan fino a quel momento annichilito. In attesa del fischio finale che deve sancire la storica vittoria dei, Mutti buca i rossoneri per la terza volta sfruttando in maniera perfetta un micidiale contropiede. Risultato finale: Taranto batte Milan 3-0! Al triplice fischio finale del direttore di gara Prati, l’apoteosi di un intero popolo che porta la squadra in trionfo.
In quel pomeriggio di pioggia e freddo, il Taranto scrisse una pagina indimenticabile dell’intera storia calcistica rossoblu. Le generazioni di oggi ricordano ancora con orgoglio la superba marcatura di Cassano e la mitica doppietta di Mutti, entrambi cinici nel mandare all’inferno i diavoli rossoneri. Quella vittoria ai danni dello squadrone milanese assunse il sapore di rivalsa sociale, una città del sud come Taranto riuscì a imporsi su una realtà importante come quella di un Milan partito con i favori del pronostico. Quando sembrava che la vittoria con i rossoneri aveva dato un iniezione di fiducia a tutta la squadra, la stagione del Taranto si complicò e i risultati negativi presero il sopravvento: Seghedoni fu sollevato dall’incarico lasciando il passo a Pinardi. Nonostante il cambio tecnico, la società ionica finì il campionato incappando in una ingloriosa retrocessione. Malgrado il finale di stagione alquanto triste, la mitica sfida con il Milan rimarrà un ricordo indelebile, quel freddo pomeriggio del 7 dicembre 1980 ebbe la magia di scaldare i cuori dei tantissimi supporters rossoblù accorsi in massa allo stadio.
I RICORDI
BORTOLO MUTTI: “Quel Taranto-Milan è una partita che mi porto nel cuore e non potrò mai dimenticare. A distanza di anni sono ancora tanti i tifosi rossoblù che mi scrivono per ricordarla. Ogni volta che ripercorro le fasi salienti di quel match, vengono rievocati tanti momenti che puntualmente mi regalarono emozioni indescrivibili. Il popolo rossoblù ha il pregio di ricordare con tanto amore la sua storia, apprezzando anche chi l’ha scritta. Sono orgoglioso di aver scritto la storia di questo club e devo ammettere che mi sento un tarantino acquisito. Quel pomeriggio fu indimenticabile per tutti, soprattutto per i tifosi che riempirono lo stadio in ogni ordine di posto. Colgo l’occasione per fare un grande saluto alla città, con la speranza che la stessa possa ritornare presto nel grande calcio. La piazza e la tifoseria meriterebbero palcoscenici più importanti.”
FRANCO FALCETTA: “Fu una partita che riscosse gli onori della cronaca per l’importanza del risultato conseguito meritatamente sul campo. Anche se viziata da un’amarissima retrocessione, quella stagione verrà ricordata per la fantastica vittoria ai danni dei rossoneri. Nella mia esperienza in terra ionica, il pubblico di Taranto è stato sempre il dodicesimo uomo in campo, ci ha sempre dato una grossa mano chiedendo in cambio la maglia sudata. Nella partita contro il Milan ricordo una stadio gremito in ogni ordine di posto, la nostra squadra era composta da buonissimi calciatori che negli anni successivi hanno fatto le fortune di diverse squadre. Mutti, Cassano, Picano, Gori, Pavone, una squadra completa in ogni reparto che in quella partita surclassò il Milan ottenendo una vittoria inaspettata. Sapevamo che sul piano tecnico non ci sarebbe stata partita, fu così che in settimana lavorammo per portare il match sui binari dell’agonismo e dell’aggressività. Alla fine il risultato ci diede ragione e regalammo una grandissima gioia a tutti i sostenitori ionici. Sono convinto che se non fosse per la penalizzazione subita, quell’anno avremmo evitato la retrocessione e disputato un campionato positivo".
TABELLINO
7 DICEMBRE 1980, STADIO ERASMO IACOVONE
TARANTO – MILAN 3-0
Reti: 44′ Mutti, 81′ Cassano, 85′ Mutti
TARANTO: Ciappi, Chiarenza, Beatrice, Ferrante, Falcetta, Picano, Gori, Cannata, Mutti, Pavone, Cassano – All.: Seghedoni.
MILAN: Vettore, Tassotti, Maldera III (46′ Vincenzi), W. De Vecchi, Al. Minoia, Baresi II, Buriani, Novellino I, Antonelli, Romano, Cuoghi (69′ Battistini II) – All.: Giacomini.
Arbitro: Prati.
IL VIDEO
Nella prima foto: L'esultanza di Bortolo Mutti dopo il primo gol. Sullo sfondo si intravede un giovane Franco Baresi
Nella seconda foto: Il raddoppio di Cassano dopo un'azione travolgente
Nella terza foto: Il Taranto 1980-81 delle figurine Panini
Nella quarta foto: La classifica finale del campionato di Serie B 1980-81