La prossima dismissione della portaerei Garibaldi, ex nave ammiraglia della Marina Militare di stanza a Taranto, apre una nuova prospettiva per la città, che potrebbe finalmente realizzare il progetto, a lungo inseguito ma mai concretizzato, di trasformare una nave storica in un museo. Questa è la visione di Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale, che invita la comunità tarantina a non perdere questa occasionel

"Nonostante le difficoltà incontrate in passato con l'incrociatore Vittorio Veneto, oggi ci troviamo in un contesto diverso, potenzialmente più favorevole", afferma Stellato. "La dismissione della Garibaldi non è imminente, il che ci dà il tempo necessario per organizzare un piano solido e individuare le soluzioni più adeguate“.

Stellato sottolinea che la Garibaldi, essendo una nave più recente rispetto al Vittorio Veneto, richiederebbe probabilmente meno interventi di bonifica e messa in sicurezza. Per sfruttare al meglio questa opportunità, propone la creazione, a settembre, di un tavolo di lavoro che coinvolga istituzioni ed enti locali, come la Regione Puglia, la Camera di Commercio, l'Autorità Portuale del Mar Ionio e le associazioni imprenditoriali, insieme alla Marina Militare.

Il tavolo di lavoro dovrà non solo pianificare le azioni da intraprendere, ma anche valutare gli strumenti più appropriati per guidare il progetto, come la possibile costituzione di una fondazione o di un altro veicolo economico-finanziario.

Per quanto riguarda le risorse necessarie, Stellato suggerisce di verificare le disponibilità del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), che potrebbe finanziare parte dei lavori di riallestimento della nave. La Garibaldi, infatti, rappresenterebbe un naturale proseguimento delle iniziative già intraprese per trasformare parte dell'Arsenale di Taranto in un museo.

Infine, il consigliere propone di valutare due possibili luoghi per l'ormeggio della Garibaldi: l'ex stazione torpediniere, ormai dismessa, o lo stesso Arsenale, che già sta subendo una trasformazione per diventare un polo museale e turistico.,"Abbiamo tutte le carte in regola per non lasciarci sfuggire questa opportunità", conclude Stellato. "È ora di mettersi concretamente al lavoro per realizzare questo progetto ambizioso”.