Marina Militare: Piano industriale, ‘Cronaca di un collasso annunciato’
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È stato presentato il 4 giugno scorso. durante un incontro con il Comando Logistico della MM, il piano industriale per il quinquennio 2020/2025. Il piano descrive le prospettive degli Arsenali di Taranto, La Spezia ed Augusta, rilevandone le criticità ed individuando le soluzioni per impedirne il collasso. Il progetto industriale presentato conferma la necessità di conservare ed implementare la capacità manutentiva delle unità navali, tradizionalmente affidata ai tre poli industriale ma la condiziona, oltre che alla formazione dei lavoratori verso le nuove tecnologie, alla stabilità dei flussi finanziari destinati alle infrastrutture e alle innovazioni tecnologiche, al ripianamento delle risorse umane, senza le quali -viene precisato- il collasso sarà inevitabile. Le carenze del personale sono state illustrate sia in termini percentuali
che in termini numerici attraverso le esigenze assunzionali
In verità il medesimo allarme era stato già evidenziato, sia dalla stessa MM che da FP CGIL CISL FP e UIL PA, davanti alle Commissioni Difesa di Senato e Camera quando è apparso a tutti evidente il fallimento della Legge 244/12 che, attraverso la cancellazione di 10.000 posti di lavoro per dipendenti civili ha, di fatto, finanziato in maniera indiscriminata la spesa per il personale militare impoverendo i territori e pregiudicando la capacità operativa delle FF AA. Nel corso del loro intervento FP CGIL CISL FP UIL Pa hanno richiesto se sussistono connessioni tra la norma prevista nel Decreto Rilancio che, ricordiamo, prevede l’affidamento a soggetti privati di strutture dell’AD (capannoni, bacini, officine, ecc.) ed il piano industriale presentato dalla MM, ma il Comandante Logistico ha precisato che la FA non è stata coinvolta nella definizione della norma e non ne conosce le prospettive di applicazione. Le OO.SS. hanno altresì sottolineato l’incongruenza tra le esigenze assunzionali, rappresentate al netto degli ex militari, e la reale consistenza organica che li ricomprende e che fa escludere al Mef la possibilità di autorizzare la spesa per ulteriori assunzioni, visto che entro il 2024 l’organico dovrà essere di 20.000 unità. Insomma stanno scoppiando tutte le contraddizioni che FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno,negli anni, evidenziato richiamando invano la responsabilità di tutti i vertici politici che si sono succeduti negli anni che non hanno mai assunto un ruolo di coordinamento di tutte le varie anime del Ministero. In tema di contraddizioni, nel corso della riunione il Comandante Logistico ha sostenuto che il Protocollo Nazionale tra AD e OO.SS. per la prevenzione del contagio non sarebbe stato firmato da SMD e che la FA non lo avrebbe ricevuto né trasmesso alle sue articolazioni inferiori. L’affermazione ha provocato la dura reazione di FP CGIL CISL FP e UIL PA che hanno sottolineato la gravità della circostanza riferita, che rappresenta uno sgarbo istituzionale senza precedenti, e che risulta smentita dalla diretta partecipazione dello SMD al tavolo della delegazione trattante presieduta, ricordiamo, da Persociv. Sull’argomento FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno precisato che la mancata applicazione o semplicemente il mancato riferimento all’Accordo Nazionale del 15 maggio 2020, impedirà la ripresa di qualsiasi attività lavorativa che renderà necessario l’intervento del vertice politico.