Taranto: Confimprese si dissocia da manifestazione 29 ottobre, ecco perché
In relazione a quanto accade per Covid-19 ci teniamo a precisare che noi di Confimprese Taranto non parteciperemo alla manifestazione che si terrà a Taranto il 29 ottobre poiché partiamo dal presupposto che le manifestazioni vere si fanno nelle cosiddette “stanze dei bottoni”, dove si dovrebbe accedere con senso di responsabilità e cooperazione con le Istituzioni. In un periodo particolare come quello odierno non ha senso cavalcare il malcontento e le preoccupazioni degli imprenditori legati alla somministrazione alimenti e bevande, palestre, piscine, scuole di danza, cinema e teatri. Anzi, proprio in questo momento non possiamo farci prendere dall’ira, ma dobbiamo conservare quella poca calma che ci rimane per pensare a come portare le aziende al superamento delle difficoltà. Come associazione datoriale stiamo facendo il massimo sforzo per contenere i costi che le aziende del settore devono sopportare per adempiere ai propri obblighi, basti pensare ai corsi legati alla sicurezza del lavoro completamente gratuiti, ai tamponi da superficie per Haccp (relativamente al sistema di controllo produzione alimenti), al credito per dare liquidità alle aziende, alle convenzioni con consulenti del lavoro e altri servizi in funzione, oltre a portare la voce dei nostri associati nei Ministeri e nelle Commissioni Parlamentari di competenza per poter ripartire senza handicap. Seppur non in sintonia con il Dpcm ultimo, perché si è penalizzato un intero settore a favore di altri, siamo convinti che con una programmazione degna di questo nome potremo ritornare a lavorare cercando di superare gli ostacoli futuri. Le nostre Aziende sono importanti e per questo si deve fare quadrato con cognizione di causa e responsabilità non affidandosi a dilettanti e neanche dando modo a dei possibili facinorosi di rovinare il senso della protesta né farsi strumentalizzare dalla politica più becera. Noi di Confimprese dimostriamo il nostro malcontento come sappiamo fare: lavorando e chiedendo alla cittadinanza di aiutarci tramite i suoi acquisti giornalieri. Ricordando che una impresa chiusa è un fallimento per l’intero territorio.