Taranto: Infortuni e condizione fisica preoccupano
Le previsioni della vigilia annunciavano scintille, in campo e fuori. All'Augusto Bisceglia di Aversa, invece, ha vinto la paura di buttare punti preziosi per i rispettivi obiettivi di Taranto e Aversa. Formazioni speculari quelle scese in campo in occasione del recupero della venticinquesima giornata del Girone H di Serie D. Nei primi minuti, però, è il Taranto a dettare i ritmi del gioco, grazie ad un Corvino ormai pienamente recuperato, anche dal punto di vista psicologico. Tanto lavoro sporco e diversi contrasti per l'ex Fasano, che sembra ormai aver gettato alle spalle il brutto infortunio. Con il passare dei minuti la gara rallenata, dominata dal tatticismo e dal pressing 'a uomo' della squadra di De Stefano. L'occasione più clamorosa capita tra i piedi di Matute, il quale al 26' non riesce ad angolare un rigore in movimento, trovando l'opposizione di Papa. La ripresa, invece, è quasi unicamente a tinte granata. Al 60' Negro viene atterrato in area da Ciezkowski. Pochi dubbi sul contatto, tante perplessità su un presunto fallo ad inizio azione di Chianese su Gianmarco Rizzo. Penalty che Faiello non realizza, calciando sulla traversa. All'89' è Tissone ad avere l'opportunità per sbloccare il risultato, fallendo però la clamorosa occasione. Errore che riassume perfettamente le difficoltà di adattamento del centrocampista argentino al pesante manto erboso del Bisceglia. Pari che accontenta tutti e nessuno. Fa felice l'Aversa, poiché raccogliere un punto contro la capolista non può che giovare all'umore del gruppo in vista dell'obiettivo salvezza. Gli stessi campani possono comunque rammaricarsi per aver fallito la più nitida occasione del match dagli 11 metri. Gli uomini di Laterza possono a loro volta 'esultare' per il risultato vista la difficoltà di imporre il proprio gioco, nonostante le aspettative fossero ben diverse. Rossoblù che portano a +6 il distacco dal Picerno, con i potentini in lotta con il Casarano per contendere agli ionici la promozione diretta. Il destino è ancora nelle mani del Taranto, anche se preoccupano i troppi infortuni e la condizione fisica di alcuni giocatori. Con l'Andria dovrebbero rientrare Diaby (torna dalla squalifica), Boccia e Sposito, oltre ai definitivi recuperi di Marsili e Guaita. Ancora ai box Santarpia, Corado ed il neo infortunato Falcone. Le assenze, però, non possono essere un alibi per una squadra che è chiamata all'ultimo, determinante, salto di qualità. (CS)