Martina Franca: ‘Two per tu - il corpo nella voce’ di e con Leandro Annese e Silvana Kühtz
Domenica 20 ottobre, alle 18.00, al teatro del Villaggio di Sant'Agostino
Cosa fa un corpo esposto al suono di una voce parlata? Ed esposto al significato delle parole? Quanto s'incontra la parola colla danza? Un processo innovativo e stupefacente quello dell'incontro di Silvana Kühtz con il ballerino Leandro Annese. “Ci prefiggevamo da tempo di fare uno spettacolo insieme, Leandro ed io. Poi è arrivato il libro Manuale di Fisica Ostica di mie poesie (Musicaos ed). Solo dopo qualche presentazione del libro ho capito, grazie anche ai tanti amici che lo hanno letto, che questi erano i testi adatti all’idea di corpo e voce. Molte poesie implicano un tu, un interlocutore, un due. È stato naturale pensare al fatto che questo tu-two, fosse Leandro, il suo modo di interpretare il movimento". Twopertu è un passo a due della vita. Due è il numero da cui arriva l'uno, due il numero per poter dire un Tu. “Due di Due, questi due che siamo io e Silvana non avevamo chiaro lo snodarsi delle azioni, delle interazioni, e abbiamo proceduto attraverso prove incessanti e confronti di parole e passi di danza, di impro e studio, ognuno con la sua specificità, per me la danza, e quel particolare mondo che è la hip hop culture, per Silvana la lettura a voce alta”. Uno spettacolo sui linguaggi diversi, sul confronto fra diversi, fra universi. Per comunicare con l’altro ognuno può cedere parte del suo mondo e può arricchirsi del linguaggio, del mondo, del modo dell’altro. A questo ci chiama il vivere nella società, mollare e lasciar andare, prendere con delicatezza, includere, accogliere, a partire da noi. La foto della locandina è del fotografo artista Giulio Spagone. “Giulio ci ha scattato questa foto in un giorno di prove e gran freddo. Quando l'abbiamo vista abbiamo capito che Twopertu era pronto, che era diventato uno spettacolo e nonostante il lavoro di aggiustamento prove e cesello non finisca mai, abbiamo capito da questa foto che eravamo vicini a quanto volevamo dire". Alcuni commenti allo spettacolo (scritti sul quaderno che mettiamo a disposizione del pubblico) dopo la prima del 24 luglio 2019: “Ho assistito ad uno spettacolo dolce e tenero ma allo stesso tempo forte e deciso, che mi ha fatto sorridere e allo stesso tempo commuovere, pieno di grazia e di significati, dove sia le parole che l'espressività corporea mi riportavano all'amore, all'abbandono, alla malattia, all'amicizia, alla leggerezza, al gioco, alla bellezza della vita. E.”. “Mi sembrava di essere stata catapultata in un altro tempo, in un altro spazio. E in quello spazio fuori dal tempo mi sono trovata di fronte a un unico individuo, la cui parola e il cui gesto sono stati rispettivamente divisi in due entità distinte, che si sono fatte voce e movimento per raccontare e raccontarsi una storia. Un dialogo con se stesso e con l’altro, una storia con il sé e con il mondo, che ha percorso qualunque tipo di emozione. Bellissimo". “Two per Tu è uno spettacolo dolce, commovente e anche ironico, è quel che ci vuole per carezzare il cuore. MB.”
31 agosto 2019:
La parola è suono, il suono è movimento, il movimento è vita. Grande emozione, Complimenti. Elisa
Mi dico che sarei stata una pazza a perdermi questo spettacolo. Annetta
Ho gioito e pianto insieme a voi. Tum
È la seconda volta che lo vedo, sempre bellissimo. Sofia
3 settembre 2019:
Non mi vergogno a dire che mi è uscita una lacrimuccia. Patrizia
Ho visto un arcobaleno di sentimenti. Enzo
Spettacolo magico. Antonio
Leandro Annese, nato a Monopoli, BA, fin dai primi anni di formazione Leandro affianca allo studio delle danze accademiche quello del teatro sperimentale e delle arti visive, percorso che lo porta ad essere impegnato già alla fine degli anni ‘80 come performer allineato con le avanguardie del teatro danza tedesco di quegli anni. L’attività di danzatore prosegue negli anni ‘90 in Italia e all’estero in produzioni teatrali e televisive ma è nel 2000 che inizia un’evoluzione più matura non solo come danzatore ma anche come insegnante e coreografo avvicinandosi al gesto e alla cultura urbana. Inizia così un lungo percorso di ricerca sperimentale dell’arte urbana metropolitana che lo porta alla elaborazione di un linguaggio poliedrico fondato proprio sulla convivenza di più forme d arte. Oggi Leandro si occupa di numerosi progetti di formazione per giovani danzatori e dirige da otto anni la compagnia Baduclandancecompany espressiva di un linguaggio poliedrico e sempre al passo coi tempi.
Silvana Kühtz, barese, dalla formazione scientifica e umanistica, laureata al Politecnico di Bari, con un dottorato britannico, formatasi in UK, Usa e Italia sui temi della comunicazione e della performance attoriale, ha un master in Comunicazione integrata, è docente e ricercatrice all’Università della Basilicata, dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Matera), conduce seminari sui temi della creatività e sensorialità e laboratori di lettura espressiva. Ha vinto nel 2014 il premio salernitano Alfonso Gatto per la poesia, alla sua trentesima edizione, con la silloge inedita 30 giorni una Terra e una Casa, pubblicata poi dall’editore Campanotto di Udine. Finalista al premio InediTo, festival delle colline torinesi 2016 con una nuova silloge in cerca di editore, Viscera. Per Spagine di Lecce ha pubblicato nel 2018 Quel che resta del bello, piccole prose, ed è in uscita per Musicaos il suo nuovo libro di poesie, Manuale di Fisica Ostica. Il campo di ricerca che la vede impegnata ha a che fare con l’intreccio di linguaggi diversi e l’osservazione delle città, attraverso i sensi (sensuous urbanism). Con l’architetto Chiara Rizzi l’ultimo saggio: Il manifesto del demolitore, sulla bellezza/bruttezza nelle nostre città. Ha fondato nel 2005 il progetto Poesia in Azione. È convinta che la poesia sia per tutti.