TARANTO: Chi di extratime ferisce...
Questa volta sono fatali al Taranto i minuti di recupero. Se domenica scorsa nel derby col Gallipoli i tre punti erano arrivati proprio in pieno recupero, al “Viviani” di Potenza l’extratime condanna Campilongo alla prima sconfitta (2-1) sulla panchina rossoblù.
E pensare che il Taranto dopo aver incassato il primo svantaggio ed essere rimasto in dieci uomini per l’ingenua espulsione di Lecce, era riuscito a tornare in partita grazie al pari di Improta e, addirittura, in uno scatto d’orgoglio, rischiato di passare addirittura in vantaggio, non fosse stato per il palo che ha negato la doppietta all’attaccante. Ma al secondo minuto di recupero i lucani trovano l’affondo decisivo grazie alla zampata di Pasqualino Esposito (evidentemente il cognome è sinonimo di gol in zona-Cesarini) che getta nello sconforto un Taranto ora più distante dalla testa della classifica.
Partita bizzarra quella di Potenza, dove nel primo tempo si è vista tutto sommato una squadra a tratti capace di impensierire non poco l’avversario. A mancare, non è una novità, è il gol che consenta di dare quella marcia in più necessaria. Nella ripresa, però, il calo degli uomini di Campilongo è evidente: il gol del primo vantaggio potentino siglato da De Stefano e l’inferiorità numerica arrivata dopo pochi minuti tagliano ulteriormente le gambe, non fosse per i due episodi (pareggio e rigore fallito da Improta) che rendono meno amara e pesante ma non meno beffarda la sconfitta. Il leitmotiv, inutile negarlo, è ormai noto: occorre intervenire con cognizione sul mercato dicembrino se non si vuole aumentare ulteriormente il distacco che, dopo tredici turni di campionato, vede Genchi e compagni perdere terreno da Nardò e Virtus Francavilla, ed essere agganciato al terzo posto a 24 punti da Fondi e Francavilla in Sinni.
PRIMO TEMPO Pronti via ed il Taranto parte subito aggressivo: dopo appena due giri di lancette arriva la prima ammonizione tra le fila rossoblù. A rimediarla è l’esterno Verdone, per un’entrata dura ai danni di un avversario. Meglio la squadra di Campilongo in queste prime battute, con Genchi e compagni più o meno costantemente a presidio della metà campo lucana. Tanto che il Taranto guadagna i primi tre calci d’angolo in maniera consecutiva. Su uno di questi, all’undicesimo, è Marsili a tentare ancora il colpo a sorpresa direttamente dalla bandierina, ma è provvidenziale l’intervento di Pasqualino Esposito, che riesce a rifugiarsi ancora in corner poco prima che la palla finisca in rete. Sugli sviluppi del nuovo tiro d’angolo, il portiere potentino Napoli è chiamato agli straordinari, dapprima sul colpo di testa ravvicinato di Alvino e poi sulla tentata ribattuta a rete di Ibojo, con l’estremo difensore di casa costretto alla presa in due tempi. Al diciannovesimo pericoloso contropiede del Taranto,con Marsili che lancia in profondità Improta: l’attaccante attende l’arrivo dei compagni e serve largo Genchi, che affonda sull’out destro e mette al centro una palla di ritorno per lo stesso Improta, il quale non aggancia di un soffio mancando il tap-in vincente, sotto la pressione di un avversario.
Al minuto numero venticinque il Potenza si crea la prima vera occasione da gol, con un’azione prolungata partita da un traversone dalla destra di De Stefano su cui interviene Lecce a liberare l’area. La palla, però, viene raccolta dall’accorrente Blandi che calcia al volo trovando la pronta risposta in presa sicura di Pizzaleo. Un minuto più tardi ancora i padroni di casa ci provano con un colpo di testa debole di Simeri sugli sviluppi di un calcio di punizione, bloccato dall’estremo difensore ionico. Al ventisettesimo la risposta del Taranto parte da una fuga sull’out mancino di Improta, che vede e serve a centro area Alvino, il quale però viene bloccato dall’intervento dell’arbitro per un evidente tocco di mano, prima della conclusione a rete. Dopo due giri di lancette i lucani si riaffacciano nella metà campo ospite, ma il tiro ravvicinato di De Stefano è sporco e non crea problemi a Pizzaleo.
Alla mezzora Marsili tenta il gol della domenica con un calcio di punizione dalla lunga distanza e da posizione defilata: la conclusione è forte e precisa e crea imbarazzo a Napoli, costretto ad intervenire con i pugni appena prima che la palla si infili sotto la traversa. Al minuto numero trentatre arriva la seconda ammonizione della partita e la rimedia proprio Marsili, costretto ad un fallo a metà campo dopo una palla persa malamente da Alvino. Nove minuti dopo il Potenza ha l’occasione più clamorosa della prima frazione: su lancio di Oretti, Giacinti taglia la difesa rossoblù e si ritrova a tu per tu con Pizzaleo. E’ tempestivo l’intervento di Manganelli, che con ottimo tempismo si avventa sulla palla e spazza in calcio d’angolo, proprio un istante prima che il centrocampista lucano calci a rete. E’ l’ultima nota di cronaca del primo tempo che si chiude a reti bianche con due squadre ben messe in campo protagoniste di una prima frazione divertente ed equilibrata.
SECONDO TEMPO Neppure il tempo di riprendere le ostilità e il Taranto, dopo appena venti secondi, ha una palla gol importante con Genchi, che sul filo di fuori gioco e a due passi da Napoli scarica a rete, trovando la strepitosa risposta dell’estremo difensore lucano, bravissimo a respingere con una manata istintiva. Al nono Navas trattiene e mette giù vistosamente a metà campo Genchi. L’arbitro fischia il calcio di punizione per la squadra di Campilongo ed estrae il primo cartellino giallo all’indirizzo dei lucani.
Un minuto dopo il quarto d’ora il Potenza passa in vantaggio: svarione difensivo del Taranto e Oretti serve facile, per vie centrali, l’accorrente De Stefano, bravo a ricevere palla, aggirare il rientrante Manganelli, ed infilare Pizzaleo. In occasione dei festeggiamento del gol, l’attaccante potentino viene ammonito per aver tolto la maglietta. Al ventesimo il tecnico di casa Marra effettua la prima sostituzione, inserendo Cinque proprio al posto dell’autore del gol De Stefano. Un minuto dopo il Taranto resta in dieci uomini: Lecce interviene in tackle scivolato sull’ex Oretti. Brutto intervento da parte del giovane difensore tarantino, che non passa inosservato all’arbitro: cartellino rosso diretto e ionici in inferiorità numerica.
Al minuto numero venticinque Campilongo effettua il primo cambio inserendo Gori al posto di Alvino. Passano pochi istanti e il Taranto si affaccia timidamente in attacco, con una intuizione di Genchi, che vede e serve Improta, bravo a districarsi tra le maglie avversarie fino ad arrivare in area e concludere: il tiro, però, è troppo debole per impensierire Napoli, che blocca senza problemi. Al ventottesimo Marsili ci prova ancora, con una rasoiata su punizione battuta da circa trenta metri. La palla è forte e velenosa e costringe Napoli ad un intervento importante, con deviazione in corner, palla sopra la traversa. Proprio sugli sviluppi del tiro d’angolo, battuto dal solito Marsili, il Taranto trova il gol del pareggio, con un colpo di testa di Improta che si infila dritto alle spalle di Napoli. Un minuto dopo la mezzora il Potenza sfiora il nuovo vantaggio, sugli sviluppi del sesto calcio d’angolo, con un forte diagonale da distanza ravvicinata dell’ex Riccio, che sorvola di poco la traversa.
Al trentatreesimo Campilongo regala l’esordio in maglia rossoblù al difensore Cascone, arrivato in settimana, gettandolo nella mischia al posto di Chiavazzo. Al trentaquattresimo Potenza ancora pericoloso con un rasoterra da fuori area di Navas, su cui è buona la respinta in tuffo di Pizzaleo. L’azione prosegue e nel Taranto viene ammonito Gori, per fallo ai danni di un avversario: la successiva punizione, battuta da Oretti dalla lunga distanza, è forte e velenosa, ma Pizzaleo fa ancora buona guardia e smanaccia deviando in angolo e alzando sopra la traversa. Al minuto numero trentasei, grossa opportunità per gli ionici: su cross dalla destra di Gori, l’arbitro vede un tocco di mano di Liccardi e fischia un calcio di rigore in favore degli ospiti. Sul dischetto si porta Improta, che spiazza Napoli ma centra sfortunatamente il palo, mancando il gol del sorpasso.
Al quarantesimo il Potenza effettua il secondo cambio, con Jeda dentro al posto di Giacinti. Un minuto dopo, invece, esaurisce i cambi il Taranto, con Gennaro Esposito che sostituisce Improta. La girandola dei cambi si conclude al minuto numero quarantasei, quando il Potenza effettua la terza sostituzione con Marco Esposito dentro al posto di Navas. Un minuto dopo, sugli sviluppi del nono tiro d’angolo, i padroni di casa trovano il nuovo vantaggio, a tempo praticamente scaduto, con la zampata vincente di Pasqualino Esposito che spegne gli entusiasmi dei circa duecentocinquanta tifosi ionici accorsi al “Viviani” e viene poi ammonito per aver tolto la maglietta nell’esultanza. Non c’è più tempo per il Taranto per organizzare la reazione, perché al quarantanovesimo arriva il triplice fischio finale dell’arbitro.
Tabellino
POTENZA-TARANTO 2-1
Reti: st 16’ De Stefano (PZ), 28’ Improta (TA), 47’ Esposito P. (PZ)
POTENZA (3-5-2): Napoli; Riccio, Esposito P., Liccardi; Navas (46’ st Esposito M.), Miocchi, Oretti, Giacinti (40’ st Jeda), Blandi; De Stefano (20’ st Cinque), Simeri. A disp.: Di Costanzo, Lolaico, Campanella, Vitale, Bitancourt, Tomassiello. All.: Salvatore Marra.
TARANTO (4-3-3): Pizzaleo; Lecce, Manganelli, Ibojo, Verdone; Voltasio, Marsili, Chiavazzo (33’ st Cascone); Alvino (25’ st Gori), Genchi, Improta (41’ st Esposito G.). A disp.: Pardo, D’Angelo, Fonzino, Cimino, Bottiglione, Russo. All.: Salvatore Campilongo.
Arbitro: Riccardo Turchet di Pordenone (Lorenzo Battista di Torre del Greco – Francesco D’Apice di Castellammare di Stabia)
Ammoniti: Verdone (TA), Marsili (TA); Navas (PZ), De Stefano (PZ), Gori (TA), Esposito P. (PZ)
Espulsi: Lecce (TA), al 21’ st, per gioco scorretto.
Corner: 9-4
Recupero: pt 0’, st 4’
Note: Spettatori circa 600 (di cui circa 250 provenienti da Taranto); Improta (TA), al 37’ st, colpisce il palo su calcio di rigore.