Taranto: Tecnopolo e CIS, l’appello della FLC CGIL
Angela Dragone: ‘Innovazione e formazione possono guidare ripresa. Più determinazione da attori locali’
L’Italia continua a perdere posti di lavoro. Il Rapporto annuale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, insieme a Istat, INPS, INAIL e Anpal, lo certifica in maniera inesorabile. Secondo la Rilevazione gli occupati diminuiscono di 470 mila unità (-2,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente) tornando poco sopra ai livelli del 2016. A subire la crisi è in particolar modo il Sud e sono le categorie da sempre più vulnerabili: donne, stranieri e under 35. Ed è proprio su quest’ultima categoria che si concentra la nostra attenzione. Così Angela Dragone, segretaria della FLC CGIL che alla vigilia della ripresa del tavolo per il Contratto Istituzionale di Sviluppo per Taranto (CIS) interviene sul tema del Tecnopolo del Mediterraneo. Quei tassi di disoccupazione giovanile, la ricerca spasmodica di un modello di diversificazione produttiva, i livelli di desertificazione della piccola e media impresa ad alto valore tecnologico e innovativo nella nostra provincia dovrebbero spingere tutti verso una accelerata rispetto alla realizzazione di un polo tecnologico che a Taranto sappiamo pensato in chiave di sviluppo sostenibile – dice Angela Dragone. Perché mentre a Milano si progetta addirittura una fase di implementazione spinta (anche infrastrutturale) per il Polo Tecnologico lombardo (Human Technopole - ndr), qui continuiamo a non ricevere informazioni certe rispetto allo sviluppo di una struttura che consideriamo volano di crescita – continua la segretaria della FLC CGIL di Taranto – Non a caso mentre registriamo gli allarmanti dati sul mercato del lavoro diffusi dal Ministero, un altro rapporto, realizzato da Unctad (organismo per il commercio e lo sviluppo delle Nazioni Unite), rimarca che dalle nuove tecnologie e dall’innovazione possono arrivare opportunità di una ripresa economica, produttiva e occupazionale inclusiva. Occupazione e formazione possono dunque viaggiare di pari passo. L’importante è crederci davvero. Attorno al Tecnopolo di Milano, che progetta spazi ancora più importanti per i suoi laboratori – continua Angela Dragone – si stanno insediando nuove aziende dalla forte spinta innovativa. Lavoro nuovo e sostenibile che collegato al mondo della formazione consentirebbe anche il ritorno in patria, e al Sud, di centinaia di “cervelli” in fuga. Auspichiamo dunque che al prossimo incontro con la Ministra per il Sud, Mara Carfagna, che presiederà il tavolo del CIS per Taranto, - conclude Angela Dragone - si possa arrivare con le idee più chiare e una determinazione nuova anche da parte di tutti gli attori locali, incaricati di individuare la sede idonea per il Tecnopolo del Mediterraneo a Taranto, ma chiamati anche a dare una svolta costruttiva agli impegni da assumere per cambiare il modello di sviluppo della città. (CS)