Taranto e i cori: Presidente Ghirelli, lei che calcio vuole?
(Di Dante Sebastio) Egregio presidente Ghirelli, ci rivolgiamo a lei perché massima espressione del calcio di Serie C. Quel calcio che definisce innovativo, ma che, in realtà, sembra essersi fermato all’età della pietra. Il video pubblicato sotto è quello che meriterebbe “accertamenti da parte della Procura Fededale” solo perché la Curva Nord dello “Iacovone” ha voluto festeggiare la vittoria (con il Potenza sabato scorso) della propria squadra del cuore sulle note di “chi non salta è un barese” con tutti i calciatori schierati e abbracciati. Non sappiamo se ci legge, ci auguriamo di sì, ma lei che ne pensa di queste immagini? Sono davvero meritevoli di un’indagine approfondita da parte della procura federale? Sappiamo che è un atto dovuto, ma la multa? Sì può comminare un’ammenda a un club perché i calciatori festeggiano con i tifosi? E dove sta l’offesa? Perché nel pieno della pandemia ha invocato a più riprese la riapertura degli stadi, principale sostentamento per le società, per poi vietare sfottò che conosciamo da quando avevamo i pannolini? Mettiamo pure che i tifosi del Taranto siano andati oltre, per modo di dire, intonando un “Bari Merda”: ma lei pensa davvero che a Bari città siano tutti in stato di shock o si sentano indignati e indifesi? Ragionamento che vale a parti inverse se i baresi cantassero “Taranto merda”. È il gioco delle parti. Le multe per offese a forze dell’ordine e istituzioni ci possono anche stare, sì possono comprendere (anche se le società sono vittime pur passando per carnefici), così come è da condannare il lancio di una bottiglietta di vetro, ma lo sfottò no: è il sale del calcio, non può essere multato. Se poi vogliamo essere ipocriti per altri fini, allora è un altro discorso. Ma lei, presidente Ghirelli, lei che calcio vuole? (video Max Todaro per Blunote)