Laterza: ‘Arrivato da dilettante, vado via da professionista’
‘Quando ho cominciato avevo il fuoco dentro, oggi non provo le stesse sensazioni’
(di Cosimo Lenti) Emozionato, visibilmente commosso. Perché tutto ha un inizio e una fine. L’avventura di Peppe Laterza a Taranto è terminata dopo due stagioni vincenti e sofferte al tempo stesso. Il suo futuro si chiama Monopoli, anche se non lo dice apertamente, ma prima bisogna chiudere col passato.
ANNI BELLISSIMI - “Sono stati due anni bellissimi, che non dimenticherò mai. Due anni di emozioni che ho condiviso con la gente di Taranto, ed è per questo che ho voluto salutare tutti con una conferenza stampa. Ringrazio la società per avermi concesso questa possibilità. Avrei potuto salutare con un messaggio social o qualche articolo, ma ho voluto metterci la faccia perché lo meritate tutti”.
DA DILETTANTE A PROFESSIONISTA - ”Sono arrivato tra lo scetticismo generale grazie all’intuizione di due pazzi come il presidente Giove e il direttore Galigani. Non vado via per un motivo particolare, sento che forse è arrivato il momento di cambiare aria. Ho comunicato questa decisione alla società, al presidente e al direttore Galigani, che hanno fatto il possibile per trattenermi. Sono arrivato a Taranto da dilettante, ne esco da professionista. Vado via sapendo di essere un uomo migliore”.
AMARO IN BOCCA - “Abbiamo approcciato il primo campionato di Serie C con una sana presunzione e il girone d’andata lo testimonia. Nel ritorno, probabilmente, ci siano lasciati condizionare dalla voglia di centrare i playoff. Quando ci siamo accorti che le cose non sarebbero andate come avremmo voluto, abbiamo puntato alla salvezza, obiettivo principale del club”.
FUOCO DENTRO - ”Con Dionisio ci siamo sentiti telefonicamente, ci saremmo dovuti incontrare per programmare la nuova stagione, ma quando ero in vacanza ho maturato la decisione di lasciare. Prima di capire se era giusto continuare o meno ho riflettuto tanto: quando sono arrivato avevo il fuoco dentro, cosi come alla vigilia del campionato di Serie C: oggi non provo le stesse sensazioni e siccome non voglio prendere in giro nessuno, ho comunicato al direttore Galigani la mia decisione. Se ripenso a questi due anni mi vengono in mente tante immagini, soprattutto la gioia provata a Venosa nel giorno della promozione”.
CONTA IL TARANTO - “Il Taranto va avanti anche se il mio percorso è terminato, sono convinto che la società opererà nel modo migliore per togliersi e regalare altre soddisfazioni, che la piazza merita. Cosa rimprovero al club? Nulla. Si è messo sempre a disposizione cercando di darmi il meglio. Ripeto, questa decisone non arriva per un motivo preciso, semplicemente non mi sento nelle condizioni di andare avanti“.
RINGRAZIAMENTI - ”Spero che questo non sia un addio, ma un arrivederci. Ringrazio tutti, in maniera particolare la tifoseria: oltre a meritare palcoscenici diversi dalla C, ci ha sempre aiutato nei momenti di maggiore difficoltà. Grazie a tutti coloro che hanno operato dietro le quinte: Maria Grazia, medici, massaggiatori, giardinieri. Grazie alla famiglia Giove, dalla signora Anna al presidente Massimo, per la fiducia. Grazie al direttore Galigani, il primo a chiamarmi nel mese di marzo per portarmi a Taranto. Ha sempre cercato di farmi lavorare in tranquillità, a volte con qualche bugia a fin di bene. Grazie a tutti i calciatori che ho allenato in questi due anni per un totale di 77 partite”.
GIORNALISTI - ”Grazie anche a voi giornalisti per il rispetto che mi avete portato. Professionalmente siete preparati, ma nel profondo siete tifosi del Taranto. Nei momenti di difficoltà, e ne abbiamo avuti tanti, mi avete sempre trattato con dignità reprimendo la vostra passione”.