Agricoltura: Contributi ai lavoratori agricoli di Taranto e provincia
Da fine marzo al via ad indennità di disoccupazione, assegni famigliari e calcoli ai fini pensionistici per 29mila lavoratori agricoli del territorio ionico
L’agricoltura da sempre rappresenta per la provincia di Taranto un punto di forza per la nostra economia grazie al lavoro svolto dai circa 29 mila lavoratori del settore alle dipendenze delle 4500 aziende presenti su tutto il territorio. Queste unità dichiarano circa due milioni di giornate di lavoro ogni anno. I numeri parlano chiaro: nel 2018 si sono contati 36mila lavoratori rispetto ai 29mila residenti in provincia di Taranto. Questo significa che circa 7mila lavoratori provengono da altre province, in particolare da quella di Brindisi, ai quali le nostre aziende forniscono lavoro. Per tutte queste unità sono a disposizione forme di tutela vantaggiose alle quali anche quest’anno sarà possibile accedere sino al prossimo 31 marzo. Si tratta di indennità di disoccupazione ed assegni famigliari, ai quali hanno diritto diverse migliaia di addetti del settore agricolo. Per inoltrare correttamente la domanda ci si può rivolgere alla sede sindacale della Uila Uil e al patronato Ital-Uil. Gli interessati dovranno presentarsi nelle sedi sindacali di Taranto e provincia, in base alla loro residenza, muniti di documento di riconoscimento valido, di codici fiscali dei componenti del nucleo familiare, e di coordinate Iban del conto corrente bancario o postale. Hanno diritto a presentare domanda tutti quei lavoratori agricoli che lo scorso anno hanno lavorato nel settore con un rapporto di lavoro a tempo determinato, tenendo conto che il 95 per cento dei 29mila lavoratori residenti in provincia svolge lavoro stagionale. E’ questa l’altra faccia della medaglia. “Se da una parte è vero che analizzando i numeri degli operatori del settore è subito evidente che il contributo dell’agricoltura all’economia locale è notevole - afferma Antonio Trenta, segretario generale della Uila-Uil di Taranto - dall’altra è altrettanto vero che in questo comparto, specie al Sud, la precarietà è una regola. Per questa ragione la nostra categoria da sempre si batte per tutelare il lavoro agricolo, in particolare il lavoro delle donne, infatti in alcuni periodi dell’anno per specifiche fasi lavorative la presenza femminile raggiunge circa l’80 per cento”. Nelle sedi Uila e Ital-Uil, è anche possibile ottenere tutta l’assistenza e le informazioni necessarie ai fini della trasmissione della domanda all’Ente Bilaterale Agricolo di Taranto-Faila-Ebat, per l’integrazione dell’indennità di malattia o d’infortunio. Gli operatori di Patronato e Caf, inoltre, sono in grado inoltre di fornire assistenza fiscale per la compilazione modello ISEE e del modello 730. E, per chi è prossimo alla pensione, sarà possibile ottenere subito il calcolo della pensione con il relativo importo e la finestra di accesso.