Salvatore Fuggiano: ‘È l’ora di ripensare completamente la sanità pugliese’
Sulle aziende agricole: ‘Esonerarle dal pagamento della TARI sarebbe un valido incentivo per dare slancio nella ripartenza’
È l’ora di ripensare completamente la sanità pugliese, riportando letteralmente i servizi sul territorio. È chiaro, ormai, che "l'esperimento" di chiusura dei nosocomi periferici, in favore (o forse sfavore) di quelli centrali, non abbia sortito un effetto positivo. Ponendo l'attenzione sul territorio jonico, finalmente l'ASL di Taranto, a seguito di innumerevoli sollecitazioni, si è incaricata di candidare l'ospedale di Castellaneta per un progetto che ha previsto e disposto l'assegnazione di fondi finalizzati alla riqualificazione del "San Pio" e all'attivazione del reparto UTIC e Rianimazione. È stata inconcepibile e sproporzionata l'attesa che i cittadini di questo versante hanno dovuto subire, per giungere a questo "traguardo"; un centro ospedaliero non può ritenersi tale senza gli appositi reparti che consentano la normale gestione dei servizi sanitari. In altre regioni come l'Emilia Romagna, il Veneto, e non solo, i rispettivi Presidenti hanno adottato sin da subito una politica di valorizzazione degli ospedali secondari, convertendoli a centri Covid-19 ed ottenendo esiti positivi. Ciò evidenzia la necessità di mirare a strutture medico-ospedaliere organizzate in rete, dotate di reparti specialistici, che siano in grado di garantire assistenza sanitaria alla popolazione, e che possano essere utilizzate celermente a fronte delle eventuali pandemie. Un'altra nota dolente di questa fase sono i dati statistici forniti dall'ISTAT e dall'ISS sull'indice di contagio, che collocano la Puglia in "pole position" tra le regioni del Mezzogiorno più colpite.,Tanti sono i dubbi che andrebbero fugati: perché un numero così ridotto di tamponi? Perché il tasso di mortalità tra i più elevati d’Italia, in relazione ai contagi? Sicuramente sono stati commessi molti errori che, visti nell'ottica della pandemia, potrebbero essere ammissibili; affondano, però, le radici in quindici anni di sistematico smantellamento della sanità da parte della sinistra italiana. Bisogna ripartire da un nuovo rafforzamento di tutto l'assetto sanitario regionale, investendo cospicue risorse anche sull'assistenza domiciliare, in modo da decongestionare gli ospedali. Solo così si può garantire al cittadino una sanità giusta, sia nelle situazioni d’emergenza che nella normale gestione di ogni tipo di malattia. Non c’è solo il Covid-19, non bisogna mai dimenticarlo.
AZIENDE AGRICOLE Agevolare le aziende agricole esonerandole dal pagamento della TARI, sarebbe un valido incentivo per dare loro uno slancio nella ripartenza. Purtroppo, come è noto a tutti, il lockdown ha fortemente sfavorito parecchi settori dell'economia, pertanto, è essenziale che si dia il massimo contributo in favore delle tante imprese danneggiate. Sbloccare la situazione è un inizio, ma senza dei validi sostegni non è sufficiente. Le indennità per le calamità naturali, già stanziate, non vengono ancora erogate dalla regione Puglia in favore degli aventi diritto. Ulteriore esempio do promesse nom mantenute da Emiliano e dalla sua giunta. A cui si aggiunge l’annullamento da parte del tar della misura 4.1.A del piano di sviluppo rurale,la più importante e corposa della programmazione., che penalizza e mortifica gli agricoltori ,che avevano investito ingenti risorse finanziarie per risollevare le sorti di un comparto ormai al collasso,a maggior ragione in piena emergenza covid.ora,invece,a causa dell’inettitudine del governo regionale,rimangono bloccati 500 milioni di euro che senza strumento giuridico alcuno ,provocherà un enorme ,infinito contenzioso ,con la morte della filiera. Per tutti questi motivi, sarebbe doveroso che il presidente della regione traesse le naturali conclusioni. (Salvatore Fuggiano, Direzione nazionale Idea)