Taranto ha fatto il suo, ora la palla passa al Casarano
La nostra analisi dopo il successo rossoblu a Brindisi
Non esistono gare semplici' aveva dichiarato Laterza alla vigilia del derby con il Brindisi. Affermazione che qualifica la lungimiranza del tecnico fasanese. In un 'Franco Fanuzzi' ai limiti della praticabilità, infatti, la gara dei rossoblù comincia in salita. Complice un terreno di gioco sconnesso e inadatto al contorno, il Taranto fatica a dettare il ritmo. Anzi, subisce senza ribellarsi il pressing alto della squadra di De Luca. I giocatori più tecnici (vedi Tissone, Rizzo e Ferrara) stentano ad adattarsi al manto erboso, compiendo diversi errori in fase di impostazione. Sono proprio i padroni di casa a passare in vantaggio grazie ad un eurogol di Nives che dalla distanza sorprende l'incolpevole Ciezkowski. All'intervallo, però, Laterza decide di cambiare le carte in tavola. Fuori uno spento Mastromonaco, al suo posto Serafino. Meno qualità e più fisicità. Soprattutto più spazio agli esterni Rizzo e Falcone, i quali salgono in cattedra ribaltando le sorti del match. L'esterno scuola Lecce, in particolare, si dimostra una spina nel fianco per la difesa brindisina. Proprio una sua giocata propizia il rigore realizzato da Rizzo. Con la parità il Taranto ritrova fiducia e coraggio mancati nel primo tempo. Dieci minuti dopo, Diaz raccoglie una conclusione da fuori area di Tissone e realizza il gol del vantaggio. Il gol dell'argentino rappresenta l'immagine simbolo della gara. Come tutti i suoi compagni, anche il centravanti aveva deluso nella prima metà di gioco. Con la rete siglata al 61', invece, trova la sua terza marcatura stagionale, la seconda consecutiva dopo quella con il Molfetta. Chiude definitivamente i conti Guastamacchia con un colpo di testa al 79'. Tre punti non scontati, dunque, ma che dimostrano i notevoli passi in avanti di una squadra che difficilmente avrebbe reagito in egual modo nella prima parte di stagione. Da sottolineare la prima rete con la nuova maglia di Nicolas Rizzo. In ombra nel primo tempo da trequartista, con lo spostamento sulla fascia mette in mostra tutto il suo repertorio tecnico. Il primato è ancora in mano al Casarano, almeno virtualmente. Ora l'obbligo dei tre punti passa alla squadra di Orlandi, che non potrà rilassarsi con un Taranto così alle calcagna.