Taranto: Bonifica Mar Piccolo, ‘Commissaria Corbelli deve proseguire suo lavoro’
Nota della Confcommercio Taranto
In un tempo difficile contrassegnato dalle incertezze, dalla precarietà e dalla perdita dei punti di riferimento per le imprese e per il territorio, sinceramente risulta arduo comprendere la notizia che circola con insistenza tra i soliti bene informati di un possibile avvicendamento tra la commissaria straordinaria per le bonifiche in carica, Vera Corbelli, e un esponente di governo. Sembrerebbe infatti che il Tavolo del CIS Taranto, in fase di rilancio dopo un lungo periodo di stasi, si preparerebbe ad accentrare tutte le funzioni, compreso il coordinamento della complessa attività inerente le bonifiche. Materia che richiede competenze tecniche ed esperienze possibilmente maturate sul campo, che la dott. Corbelli, già esperta di pianificazione e programmazione del sistema fisico-ambientale, ha ulteriormente arricchito negli anni del suo incarico commissariale per la bonifica di Taranto. Un periodo durante il quale sono stati avviati tanti importanti percorsi, uno su tutti l’imponente e complessa attività di ricerca e programmazione per l’abbattimento della contaminazione del Mar Piccolo che sta proseguendo con rigore scientifico per la riconsegna alla comunità locale di un habitat realmente bonificato. Un’attività proseguita per passi e verifiche, che ha tenuto conto delle istanze degli stakholder, con i quali sono stati avviati percorsi di confronto e collaborazione, e sottoscritti accordi, in tal senso il grande ascolto dato alle categorie degli operatori delle attività della pesca e della mitilicoltura. In particolare le rappresentanze dei mitilicoltori per la prima volta, nella storia di questa bistrattata categoria, hanno trovato nell’Istituzione un reale luogo di ascolto, di coinvolgimento e di partecipazione nella progettazione della azione di bonifica con l’obiettivo di pianificare al meglio l’uso della risorsa mare per dare dignità, professionalità, e futuro alla mitilicoltura. Il processo di bonifica e riqualificazione del Mar Piccolo messo in atto dalla commissaria Corbelli investe l’intero sistema ‘bacino’, dalle sponde ai fondali, e si basa su un modello innovativo diverso dalle prassi a oggi adottate di intervento focalizzato su la tecnica da adottare, perché attraverso studi, indagini e monitoraggi ha individuato ben 180 fonti inquinanti di diversa natura, e al fine procedendo in modo multidisciplinare giungerà a mettere a punto un intervento di bonifica che sia ambientalmente perseguibile per la specifica e complessa realtà del Mar Piccolo. Dunque, un percorso di lavoro che a nostro parere non può essere interrotto per essere asservito a logiche diverse che non siano quelle del mettere le migliori professionalità al servizio del ‘bene’ del territorio. Le tristi vicende di queste settimane ci hanno insegnato il valore assoluto della scienza e a quali funeste svolte vada incontro la nostro mondo tecnologico quando corre troppo e non sa dare spazio alla ricerca. Mar Piccolo è un ecosistema violato dalla storia recente dell’uomo, se vorremo davvero rimetterlo al centro di una comunità rinnovata e rigenerata, dovremo affidarci a gente che ha il coraggio di geo-localizzare i cavallucci marini e che non si fa irretire dai sondaggi popolari.