Calcio e sponsorizzazioni gambling, possibile svolta in arrivo?

CRONACA
20.07.2024 03:54

La notizia è di qualche giorno fa: l’Inter ha stretto un accordo di collaborazione e sponsorizzazione con Betsson Sport, ufficialmente brand di infotainment sportivo legato ovviamente alla filiera del gambling e del betting.

Un accordo che partirà dalla prossima stagione e durerà per 4 anni, come si legge su Sky Sport, “un accordo storico”, come viene definito dal CEO Corporate dell’Inter, Alessandro Antonello, che sottolinea come i due brand siano “accomunati dalla stessa passione per lo sport e per il suo sviluppo a tutti i livelli”. Nella visione della dirigenza nerazzurra, l’accordo “permetterà ai nostri tifosi di avere un nuovo touchpoint dove poter esprimere il proprio amore per l’Inter”.

“Accordi di questo tipo sono passi importanti per la crescita economica dei club, chiamati a fare i conti con una situazione finanziaria sempre più difficile e complessa – ci spiega Lamberti della redazione di Casino Sicuro –, ma in Italia la questione è spinosa e solo negli ultimi tempi si è parlato di una possibile modifica alla norma”.

Dal 2018, infatti, nel nostro paese sono vietate le forme di sponsorizzazione tra aziende di gioco d’azzardo e società di calcio. La misura, introdotta dal Decreto Dignità, mirava a contrastare la diffusione del gioco patologico ma di fatto è andata a colpire dal punto di vista economico diverse società, che avevano stretto accordi da milioni di euro con le aziende di questo settore.

“Stando agli ultimi calcoli, la perdita è di circa 100 milioni di euro complessivi negli ultimi anni – spiegano da Casino Sicuro – e gli accordi di infotainment sono riusciti solo parzialmente a ridurre il gap”. Non solo l’Inter, ma anche altri club di Serie A hanno provato a inseguire questa strada: lo ha fatto la Roma, lo hanno fatto Torino e Lecce, di recente lo ha fatto anche la Juventus, che si è legata a Instant Casino come Partner Regionale.

“La strada da percorrere è quella di una rivisitazione della norma, mettendo sempre in primo piano la sicurezza e il benessere degli utenti, ma cercando di tutelare anche la filiera economica che genera il gambling” concludono da Casino Sicuro. In questo senso una apertura era arrivata direttamente dal Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che in una intervista al Corriere della Sera di qualche mese fa aveva parlato di una possibile modifica al Decreto Dignità. Quando gli viene chiesto quali misure ha in programma per il calcio la sua risposta è questa: “Stiamo affrontando il tema del diritto alle scommesse: è irrituale che l’organizzazione dell’evento non abbia alcun beneficio, rispetto a una catena che parte proprio grazie ai suoi investimenti. Stiamo lavorando per rendere nuovamente legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting, anche per tutelare il gioco legale e responsabile”.

Le statistiche infatti parlano chiaro: dove c’è il gioco legale, controllato dallo Stato e monitorato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, non ci sono infiltrazioni, non c’è gioco criminale, non esistono scommesse illegali. La filiera, quindi, risulta trasparente, pulita, virtuosa. Una filiera che può giovare anche allo sport, che non naviga di certo in buone acque.

Volley A/M, Prisma Taranto riparte: primi test e visite mediche
Taranto, B&B e case vacanza: 60mila euro di redditi non dichiarati