USB (foto Massimo Todaro)
USB (foto Massimo Todaro)

Si è tenuto a Palazzo Chigi un incontro tra il Governo e i sindacati per discutere il futuro di Acciaierie D'Italia. Il Ministro Adolfo Urso ha illustrato una roadmap generale sugli sviluppi previsti dopo la conclusione del bando di gara.

Durante il tavolo di confronto, i rappresentanti sindacali hanno ribadito la necessità di misure straordinarie per garantire la tutela dei lavoratori diretti, di quelli dell’ex Ilva in Amministrazione Straordinaria e dell’indotto. Secondo il sindacato, la situazione richiede strumenti di protezione eccezionali, sia per il reddito che per la salute.

L’impatto della crisi industriale si fa sentire in modo particolare a Taranto, ma anche a Genova e in altre sedi dell'azienda. I commissari sono stati riconosciuti come interlocutori positivi, ma i sindacati chiedono un intervento più diretto da parte dello Stato, affinché assuma un ruolo attivo per garantire l'attuazione delle misure necessarie.

A Palazzo Chigi, è stato consegnato un documento con un’analisi socio-economica dettagliata e una serie di proposte per la salvaguardia dei lavoratori di Acciaierie D'Italia, compresi quelli dell’ex Ilva in Amministrazione Straordinaria e dell’indotto. "Una situazione straordinaria richiede strumenti di tutela straordinari", hanno sottolineato i sindacalisti.

Infine, è stata espressa preoccupazione per la possibile installazione di un rigassificatore a Taranto. Il tema, ritenuto particolarmente sensibile per la città, dovrebbe essere affrontato in un tavolo di confronto dedicato, con particolare attenzione alle questioni ambientali.

A intervenire al termine dell’incontro sono stati Francesco Rizzo e Sasha Colautti, dell’esecutivo nazionale confederale di USB, che hanno ribadito la necessità di un impegno concreto del Governo per garantire il diritto alla salute e al lavoro.